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La Lazio non approfitta della sconfitta del Milan e pareggia col Sassuolo

8 aprile 2019 | 18:55
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La Lazio non approfitta della sconfitta del Milan e pareggia col Sassuolo

L’Atalanta si porta al quarto posto con i rossoneri. Ora la Lazio è a tre lunghezze di distanza con una partita da recuperare

Roma – Ventidue tiri totali dei laziali verso la porta del Sassuolo di cui 7 nello specchio della porta, contro i cinque tiri complessivi degli emiliani, di cui due in porta. Se a questo ci mettiamo che la Lazio ha battuto undici calci d’angolo contro uno solo degli avversari, a leggerla nei numeri, senza aver visto la partita, si penserebbe ad una schiacciante vittoria delle aquile della Capitale.

E invece no! La Lazio ha rischiato anche di perderla questa partita, finita, fortunatamente per i Capitolini, con un pareggio 2 a 2  acciuffato in extremis grazie all’instancabile Senad Lulic, all’ultimo dei cinque minuti di recupero assegnati dall’arbitro.

E’ una dura realtà, quella dei bianco celesti che, quando le altre rallentano, non riesce a innestare la marcia giusta per allungare il passo e affermarsi per la corsa verso il quarto posto.

Tra l’altro, una considerazione è d’obbligo. Se prima parlavamo della sindrome di inferiorità contro le big del campionato, Juve, Milan, Inter, Roma, Inter, Napoli,  oggi ci troviamo a parlare di sindrome contro le piccole del campionato.

La Lazio ha, infatti, confermato nelle ultime partite giocate contro Milan, Inter, Roma di aver espresso un gioco frizzante, determinante e bello da vedere, portando a casa risultati importanti, come la qualificazione in semifinale di Coppa Italia, conquistata a San Siro contro l’Inter e la replica in campionato, sempre a Milano, con la vittoria per uno a zero.

Dopo la schiacciante vittoria per tre a zero, sempre in campionato, contro la Roma, vedere poi, perdere contro Genoa, Spal e pareggiare in casa con il Sassuolo, sorge spontaneo il dubbio che a questa squadra manchino degli equilibri.

Equilibri che sono più da ricercare nell’approccio mentale ed emotivo con il quale i giocatori di mister Inzaghi vivono le gare in programma. E’ impensabile, dominare l’Inter e la Roma e poi, cadere con il Genoa, la Spal e non riuscire a vincere contro il Sassuolo. Non può essere un calo di rendimento, anche perché i numeri parlano chiaro. La Lazio attacca, crea opportunità da gol ma qualcosa non funziona. Lo stesso Immobile, che ogni pallone che toccava entrava in rete, sbaglia con molta più facilità gol già fatti. Ecco perché viene da pensare ad un problema di testa.

La differenza tra una grande squadra ed una che non lo è, oltre ai giocatori di qualità di cui questa può disporre (e la Lazio ne ha, visto che ha trattenuto e confermato Milinkovic-Savic, Luis Alberto,Immobile, Acerbi), la fa anche l’approccio mentale che gli stessi giocatori assumono: consapevolezza dei propri mezzi tecnici e tattici; umiltà nei confronti dell’avversario che viene sempre rispettato e considerato, sia che si tratti del Real Madrid che del Piacenza (per fare un esempio di categoria minore); determinazione ad ottenere sempre il risultato pieno; visione di un traguardo ambizioso.

Tutti elementi questi che non coinvolgono solo i giocatori, bensì tutto l’ambiente circostante e tutti coloro che sono parte integrante della squadra, dal magazziniere al Presidente, senza trascurare i canali di comunicazione istituzionali della stessa società calcistica.

Ora la Lazio avrà un altro scontro diretto, di nuovo a San Siro contro il Milan, la sera di sabato 13 aprile. Ci verrebbe da dire che questa partita rappresenta uno spareggio per il quarto posto ma, stando ai risultati che abbiamo commentato fin qui, rimane difficile capire, anche con un’ipotetica e seppur possibile vittoria della Lazio, se questo risultato sarà, veramente, determinate per i Capitolini, al fine di trovare quello slancio necessario per lo sprint finale di campionato fino al traguardo del quarto posto. La verità, di quanto possiamo solo ipotizzare, la scopriremo presto, perché la risposta, inesorabile, ce la fornirà come sempre, il rettangolo di gioco

Le dichiarazioni degli allenatori nel post-partita

InzaghiSimone_4Inzaghi – “La prestazione è stata fatta ampiamente, non abbiamo concesso nulla al Sassuolo perché nel primo tempo Strakosha è stato inoperoso. Non si possono però concedere due gol in questa maniera dopo la partita fatta, non c’è stata gara contro un buon Sassuolo che oggi ha fatto fatica. C’è rammarico per il pareggio, ci abbiamo creduto ma,  sappiamo che vincendo il recupero saremmo quarti, abbiamo fatto un punto in due partita ma, non dobbiamo mollare di un centimetro. Eravamo stati bravissimi a non concedere tiri in porta nel primo tempo, nella ripresa non possiamo prendere due gol così ma, andiamo avanti e guardiamo alla prestazione. Usciamo con un solo punto ma i ragazzi hanno fatto una prestazione di livello.

Volevamo la vittoria davanti a un grande pubblico, ai ragazzi posso dire poco perché abbiamo trovato davanti un grande portiere che ha fatto grandi parate e abbiamo sbagliato gol che di solito non sbagliamo, ci abbiamo comunque creduto e questo è importante. La partita di sabato è importantissima, la lotta è molto aperta e dovremo essere molto concentrati, è normale che dopo la vittoria con l’Inter questo punto in due partite ci hanno frenato. Immobile ha fatto un’ottima partita, ha segnato il rigore e ha fatto partire l’azione del gol di Lulic, è normale che ci si aspetta da lui quel gol che ha sbagliato ma, ha fatto veramente una buona prestazione.”

De ZerbiDe Zerbi – “Sottolineo il carattere dei miei giocatori, oggi nel primo tempo abbiamo sofferto tanto e non siamo abituati a difenderci così bassi soffrendo anche con la palla. Mancava dinamismo, prendere un punto così accresce le qualità che ci erano mancate nelle settimane precedenti. Nel girone d’andata abbiamo vinto contro tutte quelle che sono sotto di noi, le grandi ti permettono di giocare di più ma è chiaro che con squadre come la Lazio soffriamo moltissimo la fisicità.

Non abbiamo protestato sul rigore, la regola dice il contrario, qui non si parla di interpretazione. Io me n’ero accorto subito, una volta che si è allontanato dal monitor non sapeva cosa fare, non vorrei che si pensasse che noi siamo già fuori dalla lotta e non si vogliano penalizzare squadre che lottano per obiettivi. Oggi è successa una cosa grave, non perché ci sentiamo penalizzati ma, è successa una cosa molto grave perché il regolamento dice che se il pallone tocca una parte del corpo prima del tocco sul braccio non è mai rigore. Oggi il VAR non c’entra, è successa una cosa grave e brutta da subire.”

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Marusic, Parolo (69° Milinkovic), Badelj (80° Leiva), Luis Alberto, Lulic; Immobile, Caicedo (63° Correa).

A disp: Proto, Guerrieri, Luiz Felipe, Wallace, Bastos, Romulo, Durmisi, Cataldi, Neto.

All.: Simone Inzaghi

SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Demiral, Magnani, Peluso; Lirola; Locatelli (66° Magnanelli), Sensi, Duncan (83° Bourabia), Rogerio; Matri (73° Berardi), Boga.

A disp: Pegolo, Lemos, Babacar, Ferrari, Sernicola, Djuricic, Odgaard, Di Francesco, Brignola.

All.: Roberto De Zerbi

Arbitro: Rosario Abisso (Palermo)

Marcatori: 53° rig. Immobile (L), 57° Rogerio (S), 89° Berardi (S), 90° + 5 Lulic (L)

Ammoniti: Parolo, Badelj (L) Locatelli (S).

(Il Faro online)