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Bambino morto sulla Colombo, Ares 118: “Ambulanza sul posto in 7 minuti”

11 aprile 2019 | 12:44
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Bambino morto sulla Colombo, Ares 118: “Ambulanza sul posto in 7 minuti”

L’Ares 118 replica con un comunicato alle polemiche sui ritardi dei soccorsi a causa del traffico. L’ambulanza scortata dai vigili urbani motociclisti per farsi largo tra le auto

Infernetto – “L’ambulanza dal Grassi per raggiungere la via Cristoforo Colombo ha impiegato 7 minuti“. E’ la replica dell’agenzia regionale Ares 118 a chi polemizza sul ritardo nei soccorsi al bambino di 10 anni morto questa mattina mentre era in auto con i familiari (questo è il fatto).

Secondo quanto si è appreso, a bordo dell’auto c’erano madre, figlio e zia: le due donne hanno chiesto aiuto a una pattuglia della polizia locale per soccorrere il bambino. Le condizioni di salute del bambino di 10 anni si sarebbero aggravate e i vigili motociclisti hanno scortato un’autoambulanza sul posto. Il piccolo, però, è deceduto poco dopo.

«L’ambulanza e l’automedica sono arrivate in sette minuti» per soccorrere il bambino di 10 anni morto stamattina a Roma su via Cristoforo Colombo. Lo riferisce l’Ares 118, in qualche modo per rispondere alle polemiche sollevate sul grande traffico indirettamente provocato dalla chiusura della strada per lo svolgimento del Gran Premio di Formula E di auto elettriche.

Il personale del 118 ha tentato di rianimare il bambino per circa mezz’ora. Si ipotizza che abbia avuto una crisi respiratoria. Secondo quanto si è appreso, il decenne era stato già male nei giorni scorsi. La famiglia, che vive nella provincia di Latina, lo stava accompagnando all’ospedale pediatrico Bambino Gesù per una visita specialistica.

Sui social sono rimbalzate le testimonianze di chi ha assistito alla terribile scena. “Un uomo correva tra le auto in coda chiedendo se ci fosse un medico” racconta una donna. “Una scena terribile, siamo ancora sotto shock” aggiunge un’altra mamma. “Quando siamo passati in quella zona – riferisce una coppia di motociclisti – c’erano i vigili urbani con il viso sconvolto. Con loro c’erano anche i soccorritori del 118 che si dannavano l’anima su quel corpicino“.

ESPOSTO DEL CODACONS

Il presidente Codacons, Carlo Rienzi, interviene sul caso del bambino di 11 anni morto questa mattina a seguito di un malore mentre si trovava in auto in via Cristoforo Colombo. «È intollerabile morire di traffico a Roma, – dichiara Rienzi in una nota – e se saranno confermati eventuali ritardi nei soccorsi legati alla viabilità in tilt, i responsabili dovranno risponderne dinanzi la legge. Si tratta di un episodio gravissimo per il quale la magistratura deve fare chiarezza – afferma Rienzi – In tal senso presenteremo oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinchè accerti se il traffico congestionato sulla Colombo e la viabilità in tilt abbia in qualche modo contribuito a rallentare i soccorsi, e se il ragazzo si sarebbe potuto salvare qualora fosse stato trasportato in tempo in ospedale, aprendo una inchiesta per il reato di concorso in omicidio colposo».

L’INDAGINE GIUDIZIARIA

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per la morte del bambino. È stata disposta l’autopsia che verrà effettuata al policlinico di Tor Vergata per stabilire le cause del decesso. Secondo quanto si apprende all’arrivo dell’ambulanza il bambino non respirava. A quanto riferito, a causa dei problemi respiratori, in passato il piccolo era stato visitato diverse volte in ospedale. L’ultimo episodio è accaduto durante la notte. Per questo motivo la madre stamattina stava portando il figlio in ospedale quando le condizioni del decenne si sono aggravate mentre l’auto era in coda sulla via Cristoforo Colombo.