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Emergenza plastica a Latina, l’appello di “Slow food” al sindaco

17 aprile 2019 | 06:00
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Emergenza plastica a Latina, l’appello di “Slow food” al sindaco

Non aspettare la normativa europea del 2021, ma partire da subito. Questa la richiesta di Slow food Latina

Latina – “Egregio sindaco, ci rivolgiamo a lei affinché anche Latina, città capoluogo della provincia pontina, segua l’esempio dei comuni di Sperlonga, Priverno e Terracina, i quali, in maniera lungimirante, hanno scelto di anticipare l’applicazione della normativa europea che, dal 2021, vieterà la produzione e la commercializzazione della plastica monouso in tutti i paesi della comunità europea”.

E’ l’appello che Sara Guercio, responsabile provinciale e componente esecutivo Slow food per il Lazio, lancia al primo cittadino Damiano Coletta e continua: “Raccolga la sida ‘Plastic free challenge’, iniziando da subito ad eliminare la plastica da tutti i luoghi pubblici di competenza comunale, non limitandosi solo ai giorni dell’assise del consiglio cittadino. Il suo sarà un atto meritorio, testimonianza di una volontà attenta al rispetto ed alla qualità dell’ambiente”.

Le stime scientifiche sul problema della plastica non sono rassicuranti, infatti si prevede che nel 2050 il mare, ad esempio, vivrà una situazionepreoccupante sia per i pesci che per la catena alimentare.

Le microplastiche, frammenti inferiori al millimetro, sono pericolosissime per la salute degli esseri umani e degli animali e si stima che circa 8 tonnellate di plastica finiscano negli oceani, contaminando i pesci ma anche il sale da cucina, l’acqua del rubinetto e perfino quella in bottiglia.

Uno studio condotto dal ricercatore Philipp Schwab dell’università di Vienna, ipotizza che le particelle di plastica possono entrare nel flusso sanguigno, nel sistema linfatico e potrebbero raggiungere anche il fegato, avendo una qualche correlazione con le malattie del sistema immunitario e quelle gastrointestinali.

“Le microplastiche, entrate nella catena alimentare, le ingeriamo mangiando pesci ed altri prodotti. Slow food latina sta affrontando questa tematica, mettendo in atto la mozione n.6: ‘La plastica negli ecosistemi del pianeta: una minaccia per il nostro cibo e la nostra salute’, approvata all’ultimo congresso internazionale dal 29 settembre  al 1 ottobre 2018  tenutosi in Cina nella città di Chengdu – prosegue Guercio – Sule territorio abbiamo realizzato diversi momenti di riflessione su questa tematica.

A Latina, lo scorso 22 febbraio, presso il polo della Sapienza, si è tenuto un convegno dal titolo: ‘ Un mare di plastica: ecosistema, ambiente, economia e salute’. Tutto è a rischio – a partire dagli animali, conclude – come emerge da uno studio condotto da I.s.p.r.a ( istituto superiore per la ricerca ambientale) nel progetto di monitoraggio: ‘Io sono mare’, che ha analizzato 150 tartarughe morte in spiaggia ed il 68% delle quali avevano ingerito una media di 12 pezzi di plastica (buste e varie oggetti) per animale.

Quindi sig.re sindaco, accolga l’appello, affinché Latina interpreti appieno il suo ruolo di capitale di questo territorio, con atti che ne preservino la tutela ambientale, per una battaglia che prima di essere politica è culturale”.

(Il Faro online)