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Ostia, spaccarono la faccia a un uomo a colpi di mannaia: tre arresti

17 aprile 2019 | 18:51
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Ostia, spaccarono la faccia a un uomo a colpi di mannaia: tre arresti

Tutti d’origine cilena sono accusati di aver preso a colpi di mannaia in faccia un 60enne. Tra loro anche un insegnante di danza latino-americana

Ostia – Lo colpirono con una mannaia in faccia riducendolo in fin di vita e cieco a un occhio. La vittima si difese ferendo uno degli assalitori, arrestato nell’immediatezza del fatto. Oggi, al termine delle indagini, i carabinieri hanno messo le manette ad altre tre persone, tutti di origine cilena.

I Carabinieri del Gruppo di Ostia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Roma, nei confronti dei tre soggetti, tutti 30enni. Sono accusati del tentato omicidio.

Come descritto in questo articolo, l’episodio si è verificato il 29 marzo scorso all’Idroscalo, dove la vittima, un uomo di 60 anni con precedenti penali, dopo una lite scaturita nei pressi della sua abitazione, era stata colpita ripetutamente al volto con una mannaia e lasciata a terra agonizzante. Nella circostanza, un cittadino cileno di 56 anni, gravato da precedenti era stato arrestato in flagranza di reato: anche lui era stato ricoverato al pronto soccorso del Grassi.

Le indagini avviate subito dopo l’efferato evento dai Carabinieri di Ostia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di fare piena luce sull’aggressione anche attraverso le varie testimonianze e l’analisi delle molteplici immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza della zona. È stato accertato, infatti, che sul luogo del delitto erano presenti anche altre tre persone, oggi arrestate, che avevano favorito l’aggressore durante il grave ferimento della vittima. Sono tutti di origine cilena ma due, essendo nati a Roma, sono di nazionalità italiana. Tra di loro anche un noto insegnante di danza latino-americana oltre al figlio del cileno arrestato nell’immediatezza del fatto.

Quello stesso 29 marzo, la vittima, a causa delle gravi ferite riportate, era stata trasferita d’urgenza all’ospedale San Camillo di Roma, ove è tuttora ricoverato con una prognosi di 90 giorni. Ha perso l’uso di un occhio. Restano oscuri i motivi della brutale aggressione, preceduta qualche ora prima da una furiosa lite.

Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’autorità giudiziaria.