Stadio della Roma: la Raggi resta indagata, presto il voto sugli atti

22 aprile 2019 | 20:33
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Stadio della Roma: la Raggi resta indagata, presto il voto sugli atti

Dopo due diligence il progetto arriva in aula Giulio Cesare

Roma – Mentre gli ultimi atti per il via libero definitivo allo Stadio della Roma a breve approderanno in aula Giulio Cesare, sul progetto potrebbero addensarsi ancora nubi giudiziarie.

La sindaca Raggi infatti resta indagata per abuso d’uffici dopo che il gip Costantino del Robbio, che si era riservato, ha respinto la richiesta di archiviazione. Per il giudice servono altre indagini. A dare il via all’inchiesta era stato un esposto presentato a giugno 2018 dall’architetto Francesco Sanvitto, in passato vicino al Movimento 5 Stelle.

L’esposto riguardava la procedura con cui il Campidoglio ha deciso di approvare il progetto del nuovo stadio della As Roma a Tor di Valle. Una procedura che però, sottolinea la difesa della Raggi “fu all’epoca rimandata e dopo l’arresto di Parnasi sospesa per consentire ulteriori approfondimenti”.

Il passaggio in Consiglio Comunale per la definitiva approvazione del progetto, dopo i rilievi della Conferenza dei Servizi e l’approvazione della variante urbanistica, fu all’epoca esclusivamente rimandata proprio per consentire a chiunque interessato, compresa l’associazione dal querelante Sanvitto, di proporre le proprie deduzioni“, hanno spiegato gli avvocati Alessandro Mancori ed Emiliano Fasulo ribadendo “la totale estraneità della sindaca”.

I legali sottolineano che si “decise di applicare una procedura ordinaria a garanzia e nel rispetto della fase pubblicistica e nel rispetto di buon andamento dell’azione amministrativa, compreso il principio della partecipazione e trasparenza dell’azione amministrativa”.

Con l’arresto del costruttore Parnasi poi “si sospese l’iter di approvazione rendendo opportuni ulteriori approfondimenti”. Conclusa positivamente la due diligence sull’iter amministrativo a breve in aula Giulio Cesare arriveranno gli ultimi atti per il via libera definitivo al progetto: i documenti sulla convenzione urbanistica, le controdeduzioni alle osservazioni fatte dai cittadini alla variante urbanistica e la stessa variante urbanistica.

L’intero pacchetto dovrebbe arrivare in Assemblea Capitolina, salvo altri intoppi, tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate di quest’anno. Poi, dopo il via libera in assemblea capitolina, in cui si misurerà anche la compattezza dei pentastellati sul tema, il passaggio definitivo per l’ok all’impianto a Tor Di Valle, è atteso da parte della Regione Lazio.

Il consiglio comunale a maggioranza 5 Stelle, contemporaneamente al voto sulla variante, potrebbe essere chiamato ad esprimersi anche e nuovamente sull’interesse pubblico dell’opera. Un’ipotesi emersa tra i pentastellati con la presidente della commissione Urbanistica Donatella Iorio che ha chiarito: “E’ una delle ipotesi possibili che sono sul tavolo dopo l’arresto di De Vito. Non si può ritenere nullo il voto già fatto in Aula (con cui i consiglieri nell’estate del 2017 a maggioranza hanno decretato l’interesse pubblico del progetto Stadio, ndr). Quella delibera è in piedi, sarebbe eventualmente una conferma“.

(Il Faro online)