Una talpa in Campidoglio “informa” CasaPound sulle case agli stranieri, Di Stefano: “Fantascienza”

24 aprile 2019 | 11:59
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Una talpa in Campidoglio “informa” CasaPound sulle case agli stranieri, Di Stefano: “Fantascienza”

Il responsabile romano di CasaPound: “Non c’è nessuna talpa, a noi ci chiamano gli abitanti dei quartieri che ci conoscono”

Roma – Ci sarebbe una “talpa”, una dipendente “infedele” del Campidoglio, che avendo accesso a informazioni privilegiate dagli uffici comunali, segnala a CasaPound nome e nazionalità degli assegnatari delle case popolari alla periferia di Roma, in modo che l’organizzazione possa poi fare dei blitz mirati.

E lei stessa sarebbe un’inquilina abusiva dell’edificio occupato da CasaPound nel quartiere Esquilino, nel centro della Capitale: ora nei suoi confronti potrebbe scattare una denuncia penale.

E’ quanto scrivono diversi giornali che oggi si occupano della vicenda, un caso al centro di un’inchiesta della procura regionale della Corte dei conti e su cui stanno indagando i finanzieri dei Nucleo di polizia tributaria e gli uomini della Digos: gli investigatori potrebbero a breve depositare un’informativa alla Procura del tribunale di Roma relativa alla rivelazione di notizie da parte della dipendente del Comune.

La vicenda, sempre secondo quanto riportato dagli organi di stampa, potrebbe coinvolgere oltre alla donna, che è una maestra d’asilo, anche altri dipendenti comunali dai quali lei avrebbe ottenuto informazioni da passare all’organizzazione di estrema destra.

Parallelamente procedono gli accertamenti da parte della magistratura contabile. L’edificio all’Esquilino occupato da Casapound è di proprietà del Demanio e lo ha in carico al Ministero dell’Istruzione.

Di Stefano: “Ci chiamano i cittadini”

“Siamo alla follia, alla fantascienza. Non esiste alcuna talpa in Campidoglio, non c’è nessuna rete di informatori“. A dirlo Davide Di Stefano, responsabile romano di CasaPound, in merito alla notizia di una presunta ‘talpa’ che avendo accesso a informazioni privilegiate dagli uffici comunali avrebbe segnalato a CasaPound informazioni sugli assegnatari delle case popolari alla periferia di Roma.

“Non c’è nessuna talpa, a noi ci chiamano gli abitanti dei quartieri che ci conoscono perché in passato abbiamo magari organizzato manifestazioni, sistemato qualche parchetto o distribuito, come ad esempio a Torre Maura, di pacchi alimentari“.

“Io lavoro e basta”

“Io esco per andare a scuola e basta. Faccio da anni il mio lavoro con amore e passione dedicandomi anima e cuore. Queste dichiarazioni mi sembrano veramente assurde”. E’ il messaggio, reso noto da Casapound, della maestra d’asilo sospettata di aver fornito a Casapound informazioni privilegiate sugli assegnatari di case popolari alla periferia di Roma.

(Il Faro online)