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Caccia, le associazioni venatorie contro le modalità di iscrizione nell’Atc Latina 2

27 aprile 2019 | 06:00
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Caccia, le associazioni venatorie contro le modalità di iscrizione nell’Atc Latina 2

I cacciatori: “Le modalità introdotte, con l’iscrizione esclusivamente in modalità telematica, mettono in seria difficoltà i cacciatori residenti, quasi tutti ultrasessantenni”

Latina – “Le Associazioni Venatorie Federcaccia, Liberacaccia, Italcaccia, Enalcaccia ed Anuu, compatte e con voce unanime, scendono in campo per fare battaglia alle modalità di iscrizione dei Cacciatori Residenti nei Comuni ricadenti nell’Atc Latina 2”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa nelle scorse ore dalle suddette associazioni venatorie del territorio, che aggiungono: “Le modalità introdotte, con l’iscrizione esclusivamente in modalità telematica, mettono in seria difficoltà i cacciatori residenti, non dimentichiamo mai che la maggior parte di essi sono persone ultrasessantenni, con poca dimestichezza nei mezzi informatici, con obbligo di scansionare il tutto e con dispendio di tempo non indifferente”.

“Non si capisce inoltre perché le domande debbano pervenire entro il 15 giugno, precludendo di fatto la possibilità per i residenti di poter scegliere tranquillamente anche in un momento successivo, come avviene nel vicino Atc Latina 1, limitando di fatto la libertà e l’autonomia del cacciatore – prosegue la nota -. A questo si aggiunga che il pagamento della quota di iscrizione deve avvenire tassativamente entro il 30 giugno 2019, ben 2 mesi prima dell’inizio della Stagione Venatoria”.

Ad oggi alle scriventi Associazioni non è dato sapere quali siano le motivazioni addotte ad una simile richiesta, ma sicuramente come recitano i Presidenti delle Associazioni Venatorie: “Saremo pronti a dare battaglia a tutela dei Cacciatori, non siamo disposti a fare retromarcia, i cacciatori del Sud Pontino già son fortemente penalizzati, basti pensare che pagano il 30% in più dei colleghi del Nord Pontino, gestiti dall’Ambito Territoriale Latina 1”.

“Siamo convinti che il confronto e il dialogo, ascoltando tutte le istanze sia di fondamentale importanza per una gestione del Territorio il più attenta possibile, che tenga conto di tutti i fattori intrinsechi nell’Attività Venatoria e che ascolti le istanze provenienti dal Territorio”, sottolineano i cacciatori.

Che concludono: “L’unità dell’Associazionismo Venatorio e la compattezza dimostrata, sembrano essere di buon auspicio a quel progetto Unitario che sembrava ormai dimenticato”.

(Il Faro online)