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Giornata contro la pedofilia, l’Autorità Garante: “Mettere fine alle violenze, serve una strategia generale”

4 maggio 2019 | 12:00
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Giornata contro la pedofilia, l’Autorità Garante: “Mettere fine alle violenze, serve una strategia generale”

Filomena Albano: “Ognuno deve sentirsi responsabile in prima persona del benessere dei più piccoli”. Inviata una segnalazione a Governo e Istituzioni

Infanzia e Adolescenza – “Adulti che approfittano dei più piccoli, ne abusano e li maltrattano. Talvolta fino a ucciderli. E chi, pur sapendo, tace. Violenze di ogni genere sull’infanzia, anche quando è costretta ad assistere a quelle tra adulti. Non si può restare indifferenti. In casa e fuori”. Così l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, in vista della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia di domenica 5 maggio, istituita per legge dieci anni fa.

“Violenza e abuso ai danni di bambini e ragazzi sono un fenomeno tanto grave quanto complesso e, va detto, in larga parte sommerso. E non si tratta solo di quello, gravissimo, della pedofilia” – prosegue la Garante. “Bisogna rafforzare prevenzione e contrasto e adottare una strategia generale di intervento, da porre in campo anche sulla scorta delle raccomandanzioni che il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha rivolto all’Italia a febbraio”.

L’Autorità garante ha indirizzato a tal proposito una segnalazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ai ministri Lorenzo Fontana (Famiglia), Alfonso Bonafede (Giustizia), Giulia Grillo (Salute), Marco Bussetti (Miur), Luigi Di Maio (Lavoro e politiche sociali), alla Conferenza delle Regioni e quella Stato-Città. Sollecitata tra l’altro la ripresa dei lavori dell’Osservatorio nazionale per il contrasto della pedofilia e della pedopornografia, di quello sull’infanzia e l’adolescenza e di quello sulla famiglia, tutti oggetto già di una nota al ministro Fontana del febbraio scorso.

Manca una classificazione chiara delle forme di violenza sui minorenni e un sistema nazionale per monitorare e raccogliere i dati. Serve per prevenire e per contrastare gli abusi in modo mirato. Lo abbiamo già chiesto e abbiamo anche avanzato una proposta operativa su come realizzarlo. Nell’attesa che venga attuato abbiamo avviato una raccolta dati insieme a Terre des Hommes e Cismai“. Filomena Albano chiede di investire nella costruzione di una cittadinanza attiva e solidale: “Ognuno deve sentirsi responsabile in prima persona del benessere dei più piccoli: siamo tutti in qualche modo garanti dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Solo così si possono abbattere quei silenzi che spesso circondano situazioni di violenza”. Proprio in quest’ottica l’Autorità garante ha diffuso, traducendone i sottotitoli in italiano, la campagna del Consiglio d’Europa “Start to talk” che invita gli adulti ad attivarsi per segnalare casi di abuso.

“I bambini devono poter trovare un adulto di cui fidarsi e al quale raccontare cosa li mette a disagio” – conclude Filomena Albano. “Per questo motivo abbiamo tradotto e reso disponibile la brochure del Consiglio d’Europa Tell Someone You Trust. Un invito rivolto ai più piccoli, con illustrazioni e parole, a iniziare a parlare. Ma quello che serve è anche una sensibilizzazione generale verso chi opera, per professione o altro, a contatto con i più piccoli così da farlo essere una sorta di sentinella”. Nella segnalazione inviata a governo e istituzioni l’Autorità garante ha evidenziato la necessità che siano garantite cure specialistiche, sostegno e protezione ai bambini che hanno subito violenza.

(Il Faro online)