La dichiarazione |
Cronaca Locale
/

Ladispoli, Ardita: “Attraversamento sui binari? La Polfer presidi la stazione”

4 maggio 2019 | 19:20
Share0
Ladispoli, Ardita: “Attraversamento sui binari? La Polfer presidi la stazione”

Dopo la tragica morte a Marina di Cerveteri i pendolari continuano a passare sui binari per uscire dalla stazione

Ladispoli – Neanche la drammatica morte di una giovane con tutta la vita davanti ferma le cattive abitudini dei pendolari. La tragedia della morta della giovane Deborah ancora sulla bocca di tutti (leggi qui), ma c’è chi continua a scendere dal treno e per non perdere nemmeno un secondo in più, si da all’attraversamento pazzo dei binari. “Io guardo bene”, “il binario 1 è un binario morto”, “tanto qui il treno non passa”, “prima di farlo ovvio che guardo bene a destra e sinistra”.

Frasi ripetute costantemente per dare una giustificazione a chi punta il dito contro a questi comportamenti “malati”. Frasi che comunque, sebbene ripetute all’infinito, non potranno mai giustificare un comportamento che sbagliato rimane. Frasi che restano pilastri portanti nell’animo di chi mette in pratica tale gesto, anche questo stesso gesto si rivela fatale per qualcun altro.

Proprio come nel caso di Deborah. O come nel caso di coloro i quali, negli anni, a Ladispoli hanno perso la vita attraversando i binari. Binario 1, 2, 3, 4 o 5 non cambia nulla. La scritta apposta al di sotto delle banchine, in più lingue, è chiara. Vietato attraversare i binari. Divieto ignorato non solo dai ragazzi, ma anche e soprattutto dagli adulti. Da coloro i quali le regole dovrebbero farle rispettare con l’esempio.

E c’è chi invoca l’installazione di barriere tra i binari così da impedirne l’attraversamento. Barriere che non in tutti i casi potrebbero essere applicate. Come ad esempio nel caso del binario 1 della stazione di Ladispoli. Le barriere di cui si parla infatti, le stesse già applicate in alcuni binari della stazione Termini, possono essere installate solo tra un binario e l’altro. Tra il binario 2 e 3 per fare un esempio. Ma non al binario 1 con le due banchine ai lati che potrebbero servire per i treni in fermata.

E a tornare sulla questione è anche il delegato ai rapporti con Rfi e Trenitalia, Giovanni Ardita. Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia torna a puntare i riflettori sulla necessità in stazione di un presidio fisso della Polfer. Soprattutto negli orari di punta.

“Sono mesi che l’amministrazione insiste sul problema della sicurezza alla stazione di Ladispoli, evidenziando che il problema dell’attraversamento selvaggio dei pendolari si ripete quotidianamente. Un malcostume diffuso soprattutto quando arrivano i treni da Roma nel pomeriggio, affollati da centinaia di pendolari che scendono a Ladispoli e Marina di Cerveteri. E’ vero che troppi viaggiatori indisciplinati se ne infischiano della propria sicurezza ed attraversano i binari, commettendo peraltro una infrazione”.

“Ma è altrettanto innegabile che la muraglia di pendolari per uscire dallo scalo ferroviario di piazzale Roma – ha evidenziato Ardita – deve scendere le scale nel piccolo imbuto del sottopasso. Avevamo lanciato, in tempi non sospetti, proprio l’allarme sul fatto che il sottopassaggio sia inadeguato a contenere gli oltre 8000 utenti che ogni giorni frequentano la stazione di Ladispoli, rappresentando un potenziale pericolo per la sicurezza”.

“E’ innegabile che, una volta terminata la grande opera di restyling della stazione, avremo uno scalo tra i più moderni e funzionanti del Lazio, dotato di 4 ascensori per i disabili, di toilette riaperte dopo 8 anni. Ma, purtroppo, rischia di essere una grande opera incompleta e carente di un sottopasso indispensabile per i pendolari. L’amministrazione del sindaco Grando aveva proposto una variante in corso d’opera per realizzare un piccolo sottopassaggio ferroviario tra il 2° e il 1° binario per far defluire i pendolari in due uscite diverse, decongestionando dunque l’afflusso di una massa imponente di utenti”.

Il consigliere ha inoltre individuato anche una soluzione alternativa per porre un freno all’attraversamento selvaggio dei binari. Far fermare tutti i treni, anche solo nel pomeriggio, al primo binario così da “evitare l’attraversamento dei pendolari. E’ una soluzione che potrebbe risolvere la situazione e non ci sembra di difficile attuazione. Del resto, dopo la tragedia di Marina di Cerveteri, crediamo sia il caso di adottare provvedimenti urgenti e risolutivi per la sicurezza dei pendolari. Peraltro, riguardo alla stazione di Marina di Cerveteri, la situazione logistica è differente”.

“Al primo binario partono tutti i treni per Roma, quindi non vi è il pericolo dell’attraversamento, ma la situazione cambia quando arrivano i convogli da Roma che si fermano al 2° binario della stazione di Marina di Cerveteri. Purtroppo c’è la pessima e pericolosa abitudine di alcuni indisciplinati di attraversare i binari per raggiungere velocemente il parcheggio”.

“A Marina di Cerveteri si potrebbe adottare un sistema già attuato dalle Ferrovie dello Stato nello scalo di Orte e sul primo binario a Termini dove è stato installato un nuovo materiale che ha la funzione di barriera ad ostacoli che non permette di saltare i binari. Perché nessuno ha chiesto alle Ferrovie dello stato per quale motivo alla stazione di Marina di Cerveteri durante le operazioni di restyling questo materiale non è stato installato? Sarà l’amministrazione comunale di Ladispoli a porre il quesito nelle sedi opportune. E’ ovvio che siano necessari maggiori controlli, presto torneremo a rivendicare una postazione della Polizia ferroviaria a Ladispoli dove esiste un immobile delle Ferrovie dello stato che potrebbe essere adibito a piccolo comando”.

(Il Faro online)