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I vertici dei Popolari per l’Italia aprono la campagna elettorale. Venturini: “La persona torni al centro della politica comunitaria”

5 maggio 2019 | 22:45
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I vertici dei Popolari per l’Italia aprono la campagna elettorale. Venturini: “La persona torni al centro della politica comunitaria”

Il voto dei cittadini, e la loro rappresentanza, deve contare di più.

Roma – “Siamo una forza moderata di centro, abbiamo solide radici popolari, possiamo e dobbiamo occupare lo spazio che ci compete, uno spazio dove la persona è messa al centro della politica, e non come un accessorio dei mercati. Possiamo rappresentare un elettorato vasto, compresi coloro che si dicono delusi da tutti, anche dal cosiddetto nuovo”.

Lo ha detto il vice presidente Antonfrancesco Venturini, capolista al centro, all’apertura ufficiale della campagna elettorale dei vertici nazionali del Partito Popolari per l’Italia (PPLI). All’evento erano presenti il presidente Mario Mauro, capolista al sud, e le candidate al centro Vania Bracaletti, Elisabetta Campus e Gabriella Strizzi, nonché la candidata alle isole Valentina Valente.

Il “caso” della vongola

“L’Europa – ha detto Venturini – decide il destino delle nostre economie, delle nostre famiglie, delle nostre produzioni; non possiamo non esserci. Sembrerebbe follia, ma in realtà decidere se una vongola deve essere più grande di 2,5 centimetri, è un modo per tagliare fuori dal mercato interi settori. Nel caso dell’Italia penso all’Adriatico, dove i mitili sono decisamente più piccoli.

Un esempio, dicevamo, che va bene per tanti settori dell’economia italiana, e che vanno tutelati essendo presenti lì dove si decidono le sorti del mercato comune. Dunque, vale la pena stare in Europa? La risposta è sì, esserci nei momenti in cui si decide; anche perché un ritorno al passato non è praticabile, né sostenibile.

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Europeismo e antieuropeismo

Europeismo e antieuropeismo sono due facce di una stessa medaglia: la retorica. Ognuna di esse cade quando si esce dagli slogan di facile presa e si affrontano i temi veri: le scelte di politica economia, il grande tema di un’immigrazione sicura, integrante e produttiva, dell’inverno demografico e della tutela della famiglia.

In Europa esserci, però, non basta: bisogna avere competenza e determinazione, per contare veramente.

Su un tema più squisitamente politico- conclude Venturini –  prioritario è cambiare il fatto per cui il Parlamento eletto dai cittadini non ha potere legislativo, che resta in mano ad una Commissione di pochi gestita dai Governi. Il voto dei cittadini, e la loro rappresentanza, deve contare di più. Un obiettivo che sottende ogni intervento che faremo in Europa, per indirizzare la politica verso un’etica che metta la persona, e dunque le famiglie e il lavoro, al centro dei propri obiettivi, prima degli interessi economici di parte”.