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Venturini (Popolari per l’Italia): “Meno sprechi e meno rifiuti, la strada europea virtuosa da applicare in Italia”

9 maggio 2019 | 10:52
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Venturini (Popolari per l’Italia): “Meno sprechi e meno rifiuti, la strada europea virtuosa da applicare in Italia”

“Evitare a monte di creare le condizioni che portino poi al collasso del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti”,

Roma – “Se è vero che lo smaltimento dei rifiuti è un problema globale, per l’Italia e la sua capitale in particolare, assume i contorni di una vera e propria emergenza. Un sistema utile per invertire la tendenza di una sovra produzione di scarti è l’applicazione del Metodo Misura, voluto dalla Commissione Europea”.

Lo afferma Antonfrancesco Venturini, capolista dei Popolari per l’Italia, alle prossime elezioni europee, nel collegio Italia Centro.

“Si tratta di una metodologia comune a livello europeo – introdotta per favorire l’applicazione della nuova direttiva europea 2018/851 sui rifiuti pubblicata nel maggio 2018 – per la misurazione dello spreco alimentare, la cui adozione finale è prevista nel prossimo autunno. Servirà ai Paesi membri per applicare la nuova legislazione Ue sui rifiuti, che impone di attuare programmi nazionali di contrasto allo spreco alimentare in ogni fase della catena di approvvigionamento, per raggiungere l’Obiettivo di sviluppo sostenibile Onu 12.3, che prevede la riduzione del 50% degli sprechi alimentari al 2030.

La società del consumismo – prosegue Venturini – ha innescato nel tempo una serie di storture, che vanno dallo spreco alimentare al non riutilizzo dei materiali, alla sovraproduzione di packaging. E’ un problema generale, al quale bisognerà fare particolare attenzione, evitando a monte di creare le condizioni che portino poi al collasso del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, che si trasforma in emergenza ambientale e sociale.

Sono convinto che anche in settori come questo, l’etica diventi una scelta obbligata; il rispetto del pianeta prioritario, di pari passo con la qualità della vita delle persone. Uno sforzo comune che deve essere trasversale, per un’economia sostenibile”.