IL VIAGGIO

Ostia, “Er gruppo” ovvero il mondo dei “diversi” raccontato da Aldo Marinelli

11 maggio 2019 | 08:57
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Ostia, “Er gruppo” ovvero il mondo dei “diversi” raccontato da Aldo Marinelli

“Er gruppo” è il titolo del romanzo del biologo e fotografo Aldo Marinelli sul senso della vita e sul valore della solidarietà. Domenica 19 maggio la presentazione

Ostia – E’ un viaggio nella “diversità” della disabilità e dell’emarginazione delle periferie quello proposto con delicatezza e rispetto da Aldo Marinelli nel suo romanzo “Er gruppo. Un mondo, quello descritto dal biologo e fotografo noto per il blog “La mia Ostia“, che mette in risalto i valori oscurando disaffettività, intolleranza, indifferenza.

Domenica 19 Maggio alle ore 18 presso la Lega Navale di Ostia, Lungomare Caio Duilio, 36, si terrà la presentazione del nuovo romanzo del giornalista, biologo e fotografo nonché ideatore della pagina Facebook La mia Ostia, Aldo Marinelli, dal titolo in romano “Er gruppo”.

E’ la storia di quattro ragazzi, quattro dimenticati che si chiudono a riccio in un gruppo per proteggere uno di loro affetto da sindrome di Tourette, diventando una vera e propria famiglia. All’interno per caso si insinua un uomo, uno psichiatra cinquantenne, solo ed anaffettivo, ingabbiato nel proprio rigido mondo.

Un libro che parla di diversi, di un mondo di borgata non lontano da noi in cui il romano dei ragazzi contrasta con l’italiano dello psichiatra”ci dice l’autore Aldo Marinelli, “un mondo in cui si passa da essere dottore e curare il diverso ad essere paziente di quel “diverso” e sperare di guarire. Sarà un percorso per tutto il gruppo che culminerà in un viaggio che permetterà ad ognuno di loro di capire cosa vuole dalla vita.”

La presentazione verrà proposta dallo scrittore ed attore di teatro Umberto Coro, con accompagnamento musicale di Giorgia Cardarock e alcuni brani del libro saranno interpretati dagli attori Alessandro Moser e Tommaso Paolucci. All’incontro sarà presente anche l’editore Alessio Masciulli.

MARINELLI1Dopo tre anni dal primo romanzo come è cambiato lo spirito con cui scrivi?

Il primo romanzo è stata una catarsi vera e propria, per liberarsi dal mio dolore sordo. Questo nuovo libro tocca temi sempre molto profondi ma trattati con un linguaggio più fresco ed allegro, dove si ride e al tempo stesso ci si affeziona ai personaggi. Un percorso di salvezza come nel primo, ma attraverso figure di giovani romani.”

Perché la scelta di dialoghi anche in romano?

È stata una scelta difficile ma obbligata: tradurre intere frasi in una lingua differente ha significato farsi aiutare, capire ma soprattutto sottolineare la differenza tra i personaggi.”