Serpente entra in casa, ore di terrore ad Acilia

17 maggio 2019 | 23:04
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Serpente entra in casa, ore di terrore ad Acilia

Un serpente lungo più di un metro si è introdotto in un appartamento abitato da due studentesse. Catturato dalle guardie zoofile di Laboratorio Verde di Roma

Acilia – Il serpente si è infilato dentro casa indisturbato sotto gli occhi di una delle due ragazze che ci abitano. Da quel momento sono iniziate ore di terrore per le donne, liberate dall’incubo solo dopo l’intervento delle guardie zoofile di Laboratorio Verdeche hanno catturato l’animale, rilasciato poi alla foce del Tevere.

Paura in un appartamento popolare al pianterreno di via Domenico Morelli. E’ iniziato tutto intorno alle ore 15,30 di ieri pomeriggio, venerdì 17 maggio, quando una coppia di studentesse, coinquiline nel medesimo alloggio, hanno scoperto che un serpente è scivolato dal terrazzino direttamente dentro la cucina. Le donne, letteralmente terrorizzate, sono scappate fuori di casa chiedendo immediatamente di essere soccorse. Dopo aver telefonato inutilmente nell’ordine ai carabinieri, alla polizia e ai vigili del fuoco, sono riuscite a fare la chiamata giusta all’ente che si occupa di questo tipo di emergenze, la Protezione civile comunale.

L’intervento è stato dirottato al Dipartimento benessere degli animali che ha inviato sul posto le guardie zoofile dell’associazione di tutela animale e ambientale Laboratorio Verde di Roma Fare Ambiente. Sul posto si sono precipitate quattro guardie zoofile, tra le quali anche la presidentessa dell’associazione, Giuliana Mosca.

Il serpente catturato in una casa di via Domenico Morelli e liberato alla foce del Tevere

Il serpente catturato in una casa di via Domenico Morelli e liberato alla foce del Tevere

Riconosciuta l’innocuità del serpente, una comune serpe italiana lunga oltre un metro, specie comunque tutelata, gli operatori l’hanno catturato ponendolo in una scatola e lo hanno trasportato fino alla foce del Tevere dove è stato rilasciato.

Il serpente molto probabilmente era entrato in casa provenendo dal giardino comunale incolto e sommerso da rifiuti che si trova a ridosso del complesso popolare di via Domenico Morelli.