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Ladispoli, ultras dell’Atalanta devastano un treno insultando i pendolari

18 maggio 2019 | 05:50
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Ladispoli, ultras dell’Atalanta devastano un treno insultando i pendolari

Paura tra molti ragazzi che hanno deciso di abbandonare il convoglio a Marina di Cerveteri

Ladispoli – Hanno fumato cannabis sdraiati per terra, aggredito verbalmente i pendolari, per lo più studenti, che dovevano salire e quelli che stavano già sul convoglio. La tifoseria dell’Atalanta ha lasciato il segno, in negativo, anche durante il viaggio di ritorno.

Diverse le testimonianze dei pendolari della Fl5 che giovedì mattina sul treno per Pisa Centrale delle 6.51 hanno dovuto fare i conti con loro. Alcuni studenti sono stati costretti ad abbandonare il treno. Saliti a Ladispoli è bastata loro una fermata per capire che era meglio abbandonare il convoglio e ripiegare su quello successivo.

“Io da studente per andare a scuola – scrive una ragazza sui social, per denunciare quanto accaduto – sono salita a bordo del treno rimanendo scioccata insieme agli altri ragazzi, … trovandoci di fronte ad adulti che fumavano canne dentro al treno e bevevano birra, sdraiati per terra e sullo spazio in alto destinato alle valigie. Hanno spaventato una mia amica prendendola dal giacchetto e dandogli della ‘puttana’. Un altro amico mio è stato spinto più volte da un altro adulto in maniera molto minacciosa. Ho sentito più ragazzi e ragazze parlare di aver subito spinte o parolacce”.

Secondo il racconto della ragazza c’è anche chi avrebbe mostrato le parti intime a studentesse del primo liceo e chi avrebbe utilizzato i vagoni del treno come orinatoio. “A me e agli studenti di Ladispoli è bastata una fermata per spaventarci e decidere di scendere subito dal treno, come stanno affermando i genitori nei precedenti commenti. Siamo scesi a Cerenova, dove gli studenti che dovevano salire a quella fermata, si sono trovati bloccati da altri ultras che tenevano le porte chiuse per non farli salire. Alcuni non sono riusciti a salire, altri appena saliti sono scesi subito insieme a noi che eravamo già spaventati”.

Insomma un vero e proprio disagio, con una situazione, a detta degli studenti «imperdonabile» nei confronti di chi avrebbe dovuto vigilare sulla sicurezza dei viaggiatori. “Non è possibile che gli studenti sono costretti a scendere dal treno per lo spavento”.

La studentessa ha inoltre raccontato di aver denunciato l’accaduto alla Polizia ferroviaria di Civitavecchia e lancia un appello: “Aiutateci a condividere questa notizia e a diffonderla, per fare in modo che non succeda mai più, perché in questi casi basta un attimo per far succedere una tragedia. Dopo i genitori da chi devono andare a piangere?? Non aspettiamo che succeda la peggiore delle ipotesi per decidere di fare qualcosa, preveniamo prima e facciamo rispettare i nostri diritti da studenti che dovevamo andare a scuola e da cittadini che prendono dei treni pubblici pagando anche rispettivo biglietto o abbonamento”.

“Vergognoso – ha commentato il consigliere delegato ai rapporti con i pendolari Giovanni Ardita, leggendo la testimonianza – perché 48 ore prima, avuta la notizia che i treni provenienti dal nord con numerosi tifosi bergamaschi fermava alla stazione di Ladispoli, abbiamo lanciato il campanello d’allarme a RFI scrivendo dei disagi a cui potevamo andare incontro facendo incontrare tifosi dell’Atalanta con i pendolari. Comunque l’accaduto – ha assicurato Ardita – sarà rappresentato ai vertici RFI e Trenitalia”.

Il giorno prima ulteriori disagi. Il treno utilizzato dai tifosi per raggiungere la Capitale ha dovuto sostare forzatamente a Roma Termini per una pulizia straordinaria. Convoglio letteralmente distrutto e imbrattato da cibi, bevande, frasi offensive nei confronti del laziali. E anche in questo caso a rimetterci sono stati sempre i pendolari.

(Il Faro online)