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Eleonora Giorgi vince la Coppa Europa: “Una vittoria nata da tante sconfitte”

19 maggio 2019 | 15:31
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Eleonora Giorgi vince la Coppa Europa: “Una vittoria nata da tante sconfitte”

Non sta nella pelle la neocampionessa d’Europa della marcia femminile. Una 50 chilometri comandata dall’inizio alla fine

Il Faro on line – Straordinaria vittoria con record europeo per l’azzurra Eleonora Giorgi nella 50 chilometri di marcia alla Coppa Europa di Alytus, in Lituania.

Al debutto sulla distanza, la 29enne lombarda con 4h04:50 migliora di oltre un minuto il primato continentale, portando a termine l’impresa in una gara condotta sempre in testa. Più forte di tutto, più forte di tutte, sotto il sole che picchia 25 gradi.

Al traguardo corre ad abbracciare il suo coach Gianni Perricelli, ex cinquantista azzurro, che non sta nella pelle: “È record europeo, è record europeo”, le urla. Davanti al podio delle premiazioni c’è anche mamma Graziella, il papà Giovanni, una tifosa d’eccezione come Erica Alfridi. Il DT Antonio La Torre la stringe forte e si congratula con la marciatrice delle Fiamme Azzurre, dottoressa in Economia alla Bocconi, per il carattere mostrato: una prova al comando dall’inizio alla fine, autorevole, senza sbavature, con una prima metà strepitosa e una seconda parte leggermente più controllata. In un attimo finiscono alle spalle le squalifiche e alcune incertezze tecniche che in qualche occasione le hanno precluso risultati più preziosi di quelli raggiunti fin qui. Primatista italiana della 20 km e da oggi anche della 50 km (anche se tecnicamente fino al 31 dicembre 2019 si parlerà di migliore prestazione italiana). La strada verso i Mondiali di Doha parte da qui.

Giorgi: “Ho superato tante sconfitte” – “Sono davvero contentissima, è un’esperienza fantastica – le parole a caldo di Eleonora Giorgi – è stata una gara inaspettata perché è successo un po’ di tutto. Faceva anche caldo, pensavo fosse più fresco, e per questo cercavo di bere acqua in ogni giro. Mi ha fatto piacere che sul percorso ci fossero tanti italiani a fare il tifo. Sono partita veloce, con un passaggio a metà gara intorno alle due ore: è perché avevo in testa di fare un tempo vicino alle quattro ore. Poi ho avuto un po’ di crisi tra il 25esimo e il 35esimo chilometro. Quando ho visto la spagnola Takacs che recuperava ho stretto i denti: non è facile in un momento di crisi mantenere un ritmo costante. Ci tenevo veramente tanto a questa vittoria perché mi sono preparata bene e non vedevo l’ora di cantare l’inno italiano. È un primo posto che significa veramente tanto: sempre più donne si stanno cimentando in questa disciplina, oggi eravamo in 30 e spero che IAAF e CIO cambino idea e la possano inserire alle Olimpiadi di Tokyo. Adesso vediamo quanto tempo ci vuole per recuperare questa 50 km, poi parlerò con il mio allenatore Gianni Perricelli e capiremo il percorso verso i Mondiali di Doha. Il successo lo dedico a lui, perché mi è stato vicino in questi anni, durante le vittorie, ma anche durante le sconfitte. Ecco, appunto: se oggi ho vinto è perché sono passata attraverso tante sconfitte”.

Fonte : fidal.it

Foto : Fidal di Fidal