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“Memorie urbane”, il museo a cielo aperto di Fondi si arricchisce di altre due opere

Il Quadrato: "Un piccolo grande traguardo raggiunto per il nostro progetto: i primi lavori realizzati sulla facciata di un edificio privato di Fondi."

Fondi – “La partecipata Presentazione del Catalogo di domenica scorsa nella Chiesa di San Martino faceva ben sperare in vista dell’impegnativa settimana che ci attendeva e così è stato. Martedì – fanno sapere dall’associazione culturale “Il Quadrato” – sono arrivati in Città Alaniz ed Erica Arndts.

I due streetartist hanno superato ogni pronostico portando a termine ben due interventi nel giro di quattro giorni, in pieno centro urbano, su pareti di proprietà di privati Cittadini, che hanno risposto positivamente al nostro appello. E – prosegue la nota – proprio da loro vogliamo iniziare i ringraziamenti, perché se oggi la centralissima Via Trieste ha cambiato volto è anche e soprattutto merito della sensibilità delle Famiglie Barone, Conti, D’Ambrini e Di Fazio.

Le pareti delle loro abitazioni si prestavano perfettamente per le finalità che il nostro Progetto intende perseguire: riqualificare un luogo attraverso la Street Art e trasformarlo in un punto di interesse culturale, che, inevitabilmente, finisce per migliorare l’intero quartiere.

Alaniz ed Erica Arndts hanno apprezzato il calore della gente fondana e l’ospitalità garantita dalla nostra Associazione Culturale, in stretta collaborazione con amici e aziende che sostengono “Memorie Urbane” da tempo, permettendoci di portare avanti quello che è sicuramente un impegno considerevole ma, al tempo stesso, in grado di fornire riscontri gratificanti, per l’intero territorio, in termini artistici e turistici, visto l’indotto che, negli anni, si è creato attorno al nostro Festival.

Le due opere realizzate rappresentano un altro piccolo grande traguardo raggiunto per il nostro Progetto: i primi lavori realizzati sulla facciata di un edificio privato, a testimonianza di come “Memorie Urbane” sia ormai entrato nel cuore dei fondani. Un esempio, quello dato dalle Famiglie citate in precedenza, che speriamo altri possano cogliere.

Dal 2014 ad oggi sono 33 le pareti cittadine “trasformate”, oltre a diverse decine di opere di piccole dimensioni, per un totale di 65 interventi.

Fondi è diventata un “Museo a cielo aperto”, è sotto gli occhi di tutti, grazie a “Il Quadrato”, “Turismo Creativo” e le altre Associazioni che hanno sposato la causa, grazie ai tanti concittadini che contribuiscono in ogni forma all’organizzazione del Festival, alle aziende che ci supportano.

Grazie a chi, come noi, pensa che “il sogno di una Città migliore non deve restare un sogno”, e – conclude la nota – grazie a chi aderirà alla Campagna “Fondi ama Memorie Urbane” che abbiamo appena lanciato, dopo il successo dello scorso anno, per far crescere sempre di più il nostro Progetto.”

Foto di: Arianna Barone

(Il Faro on line)