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Venturini (Popolari per l’Italia): “Flussi migratori: CEI Carta Europea dell’Immigrato, ecco la soluzione per superare definitivamente l’emergenza”

22 maggio 2019 | 07:43
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Venturini (Popolari per l’Italia): “Flussi migratori: CEI Carta Europea dell’Immigrato, ecco la soluzione per superare definitivamente l’emergenza”

Presentato a Roma il progetto “Sì immigrazione, no criminalità e terrorismo” da portare sui tavoli di Bruxelles.

Roma – Un nuovo modo di intendere l’accoglienza legale e regolare, basato sull’identificazione personale con relativo documento (un primo passo di dignità rispetto all’esistenza nell’Unione), sulla qualificazione professionale, sul controllo della salute. È l’idea – per certi versi rivoluzionaria – alla base del progetto CEI , Carta Europea dell’Immigrato, presentato dai Popolari per l’Italia alla stampa il 21 maggio a Roma, presso la Cappella Orsini.

Un progetto a livello europeo, che ha l’ambizione di coinvolgere tutti i Paesi dell’Unione, e che si basa anche su innovazioni tecnologiche – già sperimentate e operative in Oriente – che consentono l’identificazione immediata, e dunque il controllo, di chiunque si muova liberamente tra una frontiera e l’altra; a tutela della sicurezza generale, senza limitare la libertà personale.

CLICCA QUI PER VEDERE IL “VIDEO /DIRETTA FB” DELLA PRESENTAZIONE

“I flussi migratori sono un fenomeno non arginabile con le prove muscolari – ha spiegato Antonfrancesco Venturini, vicepresidente del partito e capolista dei Popolari per l’Italia, alle prossime elezioni europee, nel collegio Italia Centro.

“Per quanto terrore ci iniettino tramite i social network – ha proseguito – per quanto la cultura della ‘caccia al migrante’ possa camminare a passi veloci, la forza della disperazione avrà sempre mille volte la meglio. Non serve chiudere i porti, occorre una soluzione diversa, accogliente ma allo stesso tempo di prospettiva, che garantisca sicurezza e dignità a tutti, migranti come accoglienti”.

Dopo una serie di incontri approfonditi è stato definito un progetto che riteniamo possa essere risolutivo. Un cambio epocale nell’approccio immigrazione/accoglienza, sostenibile dagli Stati membri.

L’idea è denominata CEI, Carta Europea dell’Immigrato, vero e proprio passaporto che certifichi identità, condizioni di salute, attitudini e formazione, preliminare all’acceso al Concept Campus una vera e propria città dell’accoglienza, il cui scopo primario è qualificare professionalmente chi ne sarà ospite, per il periodo necessario a trovare una collocazione definitiva nella società. Il che potrà accadere non nel Paese primo ospitante, ma nel Paese di destinazione, dopo un passaggio nei Campus.

Pensiamo a luoghi aperti, sociali, coordinati e controllati dai vari Paesi ma il cui scopo è il confronto tra le culture e la formazione. Anche in base alla domanda di lavoro inevasa dai cittadini autoctoni”.

L’identificazione avverrà tramite un moderno sistema di riconoscimento facciale, che con algoritmi dedicati sarà in grado di fornire in tempo reale alle polizie il tracciamento degli spostamenti degli ospiti e persino il loro stato di salute. Un modo serio e non invasivo di monitorare la situazione generale e garantire la sicurezza nei Paesi membri, al di là di tanti slogan, senza rinunciare all’accoglienza.

Coniugare l’umanità all’efficienza, il soccorso ai controlli, l’ospitalità all’economia. Ecco la soluzione”.