Roma continua a sorprendere: dagli scavi al Campidoglio emerge Dioniso

24 maggio 2019 | 21:11
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Roma continua a sorprendere: dagli scavi al Campidoglio emerge Dioniso

Dalla terra fuoriesce una testa in marmo bianco. La sindaca Raggi: “Questa città regala sempre emozioni”

Roma – Una volta riemersa dalla terra, si è mostrata immediatamente in tutto il suo splendore, suscitando stupore e entusiasmo negli archeologi alle prese con gli scavi ai piedi del Campidoglio. E’ la testa della statua, in ottime condizioni di conservazione, scoperta oggi sotto via Alessandrina e subito conservata nel Museo dei Fori Imperiali in attesa della delicata attività di restauro.

In marmo bianco, di dimensioni poco maggiori del vero, il volto ha i caratteri giovani e femminei e tutto fa pensare che possa ritrarre il dio Dioniso. La scoperta risale all’età imperiale (I ac -V dc), con ogni probabilità ai suoi primi secoli. Ed ora, la speranza dei tecnici della Sovrintendenza è quella di ritrovare nella stessa zona anche altre parti della statua, per poterla magari ricostruire.

Non è raro che il cuore di Roma sveli tesori nascosti, ma questa volta la “bellissima sorpresa” per gli archeologi è stata amplificata dall’ottimo stato di conservazione della testa: le superfici lisce, la bocca semiaperta, gli occhi incavati che ne accentuano il pathos.

Ad esaltarne i tratti sono anche gli esperti del Parco Archeologico del Colosseo sottolineando come “tutto” sia “accaduto in poco tempo. Gli archeologi della Sovrintendenza, concessionari per conto del Parco archeologico del Colosseo delle ricerche e delle indagini su via Alessandrina, erano intenti a scavare un muro tardo-medievale quando hanno visto nascosta nella terra una testa di marmo bianco”.

Il direttore dei Musei archeologici e storico-artistici della Sovrintendenza Capitolina Claudio Parisi Presicce spiega i motivi che inducono ad associarla a Dioniso: “Ha una cintura decorata con un fiore tipicamente dionisiaco, il corimbo, e dell’edera. Gli occhi cavi, che probabilmente erano costituiti da pasta vitrea o pietre preziose ce la fanno ricondurre ai primi secoli dell’impero. La superficie non è completamente visibile perché non abbiamo proceduto ad una pulitura immediata, ritenendo che si possano conservare tracce di colore nella fascia che cinge i capelli”.

Entusiasti anche la sindaca Virginia Raggi e il suo vice Luca Bergamo: “Roma sorprende e ci regala emozioni ogni giorno….Una meraviglia”, commenta la prima cittadina. “Le diamo un caldo benvenuto nel patrimonio di Roma”, aggiunge Bergamo. Gli scavi in corso a via Alessandrina sono quelli finalizzati al progetto di unificazione dei foro di Traiano, piano finanziato durante l’era di Ignazio Marino con un milione di euro dall’Azerbaigian.

(fonte Ansa)