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Pesca illegale nell’area protetta di Tor Paterno, multe e sequestri

25 maggio 2019 | 16:12
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Utilizzato l’impiego di visori notturni e sistemi di monitoraggio satellitari per avere chiaro il quadro operativo anche in assenza di luce diurna

Pomezia – Visori notturni per “pescare” chi viola le regole e attenta all’ambiente, controlli serrati di giorno. E’ l’operazione che nel mese di maggio la Capitaneria di Porto di Roma ha messo in campo a tutela dell’area protetta delle secche di Tor Paterno.

L’area marina protetta delle Secche di Tor Paterno è costituita da una formazione rocciosa, coperta da organismi animali e vegetali che, scavando o costruendo le loro “tane” nel corso dei secoli, ne hanno modificato la forma. Si presentano come una vera e propria isola sul fondo del mare, in un ampio “deserto” di sabbia e fango.

La profondità massima è di circa 60 metri mentre la sommità della “montagna” giunge a 18 metri sotto il livello del mare; un mondo incontaminato, e per questo purtroppo aggredito da chi vuole usufruirne senza accettare regole.

La Guardia Costiera ha percorso circa 400 miglia di navigazione per tenere sotto controllo l’intera area. Questi i risultati dell’intensa attività di controllo in mare: fermate e monitorate oltre 70 unità navali tra diporto e pesca, di giorno come di notte.

Utilizzato l’impiego di visori notturni e sistemi di monitoraggio satellitari per avere chiaro il quadro operativo anche in assenza di luce diurna.

Impiegati 25 uomini e 4 differenti motovedette. Alla fine dei controlli, sono state comminate sanzioni amministrative per circa 7.000 euro, per violazione al disciplinare sulle modalità di fruizione dell’area marina protetta. Sotto sequestro anche reti da pesca utilizzate illegalmente.

L’operazione Tor Paterno si inserisce nella più ampia azione di controllo delle coste, a garanzia della legalità e per la tutela dell’ecosistema. Controlli effettuati anche con moderne tecnologie, per un’azione di prevenzione e repressione delle illegalità che non conosce sosta. Di giorno come di notte, la Guardia Costiera c’è.

(Il Faro online)