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Sabaudia, al via il Festival dello Street food

30 maggio 2019 | 14:01
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Sabaudia, al via il Festival dello Street food

Saranno in pista per il Festival chef qualificati che prepareranno “street food” di grande qualità, con prodotti tipici italiani e internazionali.

Sabaudia – Da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno a Sabaudia, via Umberto I, parte l’ottava tappa del Festival Internazionale dello Street Food  2019, ideato e organizzato da Alfredo Orofino (venerdì dalle 18 alle 24 sabato e domenica dalle 12.00 alle 24.00). La manifestazione sarà supportata dall’importante Patrocinio del Comune di Sabaudia.

Dopo il successo dei primi sette appuntamenti del Festival Internazionale dello Street Food edizione 2019 (a Roma – in Piazzale della Radio e a Piazza San Giovanni Bosco, a Rieti, a Gorizia, Ostia, Cosenza e a Busseto), hanno infatti partecipato oltre cinquecentomila persone, il tour del “cibo da strada” approda a Sabaudia con tutte le sue prelibatezze italiane e straniere.

La manifestazione nasce dall’idea di portare nelle piazze, all’aria aperta, il cibo che generalmente non si ha modo di mangiare a casa, gustando sapori di varie nazionalità.

Ristoranti su ruote che girano l’Italia e propongono nuove prelibatezze gastronomiche, all’insegna della qualità e realizzate con estrema professionalità.

A Sabaudiasaranno in pista chef qualificati che prepareranno “cibo da strada” di grande qualità e originalità, con prodotti tipici italiani e internazionali, oltre 20 stand da tutto il mondo e birrifici artigianali.

Street food con stand nazionali e internazionali, la “bombetta di Alberobello”, la cucina Genovese “dal fritto di pesce alla pasta al pesto”, street food Irlandese “con la tipica grigliata di carne irlandese”, la Paella valenciana, gli originali hamburger di canguro o quelli toscani di Chianina, la carne alla griglia dello stand argentino, fritti di tutti i tipi e tante altre particolarità culinarie  dall’Italia e dal mondo.

International Street food ha come protagonisti oltre 30 Chef su strada, che difendono con caparbietà e orgoglio i loro street foods. Impastano, friggono, bollono, infornano, arrostiscono come se fossero tra le mura dei loro laboratori d’origine, immutando così la passione per la buona cucina e la qualità del risultato.

In Italia acqua, farina, olio e pomodoro per creare tante specialità come i maccheroni e la pizza, simboli della cucina italiana, nati proprio come cibo di strada, a New York con i carretti di Hot dog, ad Istanbul con i chioschi del Kebab o le creperie sui boulevard di Parigi sono tutti luoghi simbolo dello Street Food.

Rimanendo in Italia, basta ricordare che a Napoli, nelle strade, si mangiavano i maccheroni e la pizza a portafoglio, in Valle d’Aosta la polenta con il lardo di Arnad, in Liguria la focaccia di Recco, la farinata o la panissa genovese, in Emilia Romagna la piadina o lo gnocco fritto senza dimenticare il pinzone di Ferrara ,ma il palato è esigente non ci si ferma solo ai sapori tradizionali, un buon viaggio che si rispetti ci deve far spaziare, almeno con il gusto, anche verso altre parti del mondo.

“Vogliamo far conoscere una nuova ristorazione, una ristorazione mobile, realizzata solo ed esclusivamente con cibi che puntano alla qualità senza tralasciare il buon bere, l’accoglienza e l’aggregazione tra culture.” afferma Alfredo Orofino.

Il circuito del 2019, coinvolgerà un maggior numero di città, ampliando l’interesse a cucine più ricercate come quella australiana con il canguro, il coccodrillo, la zebra, l’emu in padella e nel panino, quelle provenienti dai Balcani con il kulak, la tolumba o il sultan jash e tante altre che arricchiranno i gusti e i sapori del Festival.

Dopo l’appuntamento di Sabaudia il tour continuerà il suo itinerario, toccando le maggiori piazze italiane per concludersi nel mese di ottobre.

Il pubblico potrà gustare molti piatti regionali italiani, alcuni non conosciuti ai più, come le seadas fritte, culurgionis di Ogliastra, una prelibatezza sarda, il classico panino alla nuorese con crema di pecorino e salsiccia sarda,  il carciofo alla giudia romano, la bombetta di Alberobello, la salsiccia rossa e l’hamburgher rosso di Castelpoto (Presidio Slow Food  dal 2009),  piccolo paese del beneventano, il rosso conferitogli dalla polvere proveniente dall’essiccazione dei paupuli, peperoni tapepo non piccanti tipici esclusivamente di quella zona, l’hamburger piemontese con carne di fassona, formaggio toma, pancetta caramellata e salsa verde, il Bubble tea, servito sia  caldo che freddo,  con palline aromatizzate alla frutta che quando le bevi salgono dalla cannuccia ed “esplodono in bocca”.

Alfredo Orofino, organizzatore ed ideatore del “Festival Internazionale dello Street Food” è stato definito dai media “un portatore sano di energia” con una grande passione, quella per il cibo, un uomo vulcanico, un tornado di idee creative, soprannominato da molti espositori il “Re del cibo di strada”. Un passato nel mondo dello spettacolo, nell’organizzazione di grandi eventi, gestore di locali vincenti nella sua città d’origine. Curiosità, dedizione, una spiccata capacità imprenditoriale, oltre alla sua dote di lavoratore instancabile, tutte queste caratteristiche lo hanno portato in pochi anni ad essere una ”star dello Street food”,  passando in poco tempo dal mercato locale a quello nazionale, creando un circuito in continua espansione.

Nel 2018 il suo Festival è stato il primo a livello nazionale, toccando in lungo e in largo l’Italia con tantissimi appuntamenti, l’edizione 2019 si prepara ad essere all’altezza delle aspettative e sempre all’insegna dell’eccellenza.

(Il Faro on line)