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Salah e Origi stendono il Tottenham, il Liverpool vince la Champions League

1 giugno 2019 | 23:03
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Salah e Origi stendono il Tottenham, il Liverpool vince la Champions League

Festa “reds” al Wanda Metropolitano di Madrid, prima Champions League per Klopp

Madrid – Il Wanda Metropolitano si tinge di rosso: il Liverpool, per la sesta volta nella sua storia, vince la Champions League (l’ultima l’avevano vinta nel 2005, ai rigori contro il Milan). Una vittoria che arriva grazie alle reti di Salah (su rigore nei primissimi minuti di gioco) e di Origi a soli cinque minuti dalla fine. Esulta Jorgen Klopp, che si toglie di dosso il soprannome di “uomo delle finali perse”. Esce a testa bassa il Tottenham, che solo nel secondo tempo ha osato qualcosa in più.

La finale tutta inglese di Madrid prometteva scintille, ma a condizionarla è stata l’incredibile partenza: un rigore di Salah segnato al secondo minuto, nato dal mani in area di Sissoko dopo soli 26 secondi. Poteva essere la premessa per una partita spettacolo, invece è stata la firma sulla sesta Champions del Liverpool, ora terzo nell’albo d’oro dopo il Real (13) e Milan (7).

Il caldo e la voglia del Liverpool di speculare sul vantaggio sfruttando la velocità delle punte hanno invece tarpato le ali al match. Chiuso nel finale dal gol della certezza di Origi. In mezzo, un Tottenham quasi spompato rispetto alla rimonta della semifinale con l’Ajax o ai quarti col City.

Una partita segnata anche da un’invasione di campo: al 19′ una donna, seminuda, ha iniziato a correre in mezzo ai giocatori. Immediatamente bloccata dal personale di servizio, è stata scortata fuori dal campo.

Salah, una partita da record

Il gol di Salah (1:48) è il secondo più veloce in una finale di Champions League dopo quello di Paolo Maldini (00:50) con il Milan contro il Liverpool nel 2005.

Il bomber egiziano è il quinto giocatore africano a segnare in una finale di Coppa dei Campioni/Champions League dopo Rabah Madjer, Samuel Eto’o, Didier Drogba e Sadio Mane.

Salah ha realizzato sei gol contro il Tottenham, contro nessuna squadra l’egiziano vanta più reti in tutte le competizioni da quando milita in squadre europee.

Klopp: “Una stagione fantastica”

“E’ stata una notte incredibile, abbiamo giocato lottando. Sognavamo questa Coppa, non è stata la partita più bella ma dovevamo vincere e i ragazzi lo hanno fatto“. Così uno Jorgen Klopp visibilmente emozionato, subito dopo la fine della finale di Champions League.

“E’ stata una stagione fantastica, intensa – aggiunge l’allenatore dei Reds -. Volevo che succedesse per loro che hanno aspettato tanto. Questa gioia la dedico alla mia famiglia che è seduta lì in alto, in tutte le finali che ho giocato e perso hanno sofferto e ora la vittoria è per loro, e per tutti coloro che sono stati miei allenatori. Sono anche orgoglioso per questo club“.

How much do you ❤️ this man, @LFC fans?

Klopp is the fourth Liverpool manager to win the European Cup.#UCLfinalpic.twitter.com/mQIS6b2rLf

— UEFA Champions League (@ChampionsLeague) 1 giugno 2019

Alisson: “Ancora non me ne rendo conto”

“Ancora non me ne rendo conto, ora in testa ho tante cose, penso che sono venuto da una piccola città del sud del Brasile, dello stato di Rio Grande do Sul, e sono arrivato con il lavoro, e la forza che mi hanno dato la famiglia e i miei amici”.

E’ un Alisson ancora confuso per la gioia quello che racconta a Sky le proprie sensazioni del dopo trionfo in Champions. “Mia moglie non è qui – aggiunge il portiere ex Roma – perché è incinta, stiamo per avere il secondo figlio e si chiamerà Matteo, un nome italiano”. “Voglio ringraziare innanzitutto Dio – conclude Alisson -, che mi ha dato la forza per lavorare tanto”.

(Il Faro online)