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Ostia, appassionati di kitesurf contro bagnanti e pescatori

10 giugno 2019 | 09:22
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Ostia, appassionati di kitesurf contro bagnanti e pescatori

Due spot a Castelporziano per la pratica del kitesurf ma bagnanti e pescatori non li rispettano. L’inerzia di vigili urbani e Guardia costiera

Ostia – Gli spot per il kitesurf ci sono ma nessuno li rispetta. Anche perchè non sono segnalati e alla fine vengono ingombrati da bagnanti e pescatori.

E’ una guerra senza confine quella che si consuma sulla spiaggia libera di Castelporziano tra gli amanti del kitesurf e “gli altri”. Appena si alza un alito di vento decine di appassionati si riversano nei due punti riservati alla pratica di questo sport ma sono costretti a destreggiarsi tra ombrelloni, teli da mare e canne da pesca.

Succede che l’amministrazione municipale per l’estate 2019 ha ribadito sull’ordinanza di disciplina delle attività balneari la disponibilità di un tratto di mare come corridoio d’entrata e di uscita dei kitesurf. Addirittura quest’anno (art. 12 ordinanza 73 del 24 aprile 2019) i segmenti di battigia riservati sono due: il tratto di 150 metri a sinistra della foce di Canale Palocco (cancello Zero) e tra II e III cancello per 300 metri di fronte.

Cos’è che non va? C’è che nessuno ha posizionato i gavitelli in acqua che segnalino il corridoio d’uscita e d’entrata dei kitesurf, come obbligato dall’ordinanza. Spetterebbe al X Municipio, concessionario dell’area in questione, che al momento non ha destinato risorse economiche per l’impresa. C’è un però che in qualche modo giustifica l’inerzia dell’amministrazione municipale. L’articolo 2.2 specifica infatti che “per la disciplina dell’atterraggioe della partenza delle unità da diporto a motore, a vela, a vela con motore ausiliario, negli specchi acquei antistanti le aree in concessione e sulle spiagge libere, si rinvia a quanto appositamente disposto dalla specifica Ordinanza della Capitaneria di Porto“.

Kitesurf tra i bagnanti al II cancello di Castelporziano

Kitesurf tra i bagnanti al II cancello di Castelporziano

In realtà la specifica ordinanza della Guardia Costiera c’è e risale al 2017 ma il Municipio non ha intenzione di attuarla sperando che provvedano le scuole di kitesurf o di singoli appassionati a posizionare i galleggianti per il segnalamento dei corridoi in mare. Questi però non possono farlo: hanno chiesto fin dal 29 aprile scorso alla Guardia Costiera di essere autorizzati ma non è ancora arrivata una risposta.

Il risultato è che ogni volta che si alza il vento esplodono liti furibonde tra bagnanti, pescatori e kitesurfisti, con il rischio che qualcuno possa farsi veramente male. “Ogni volta che chiamiamo i vigili urbani per far rispettare l’ordinanza ci viene risposto che dobbiamo rivolgerci alla Guardia Costiera ma qui non viene nessuno a far rispettare i nostri diritti” tuonano gli sportivi. In attesa che siano le sirene dell’ambulanza a richiamare l’attenzione su quella terra di nessuno.