Sanità del Lazio, l’Ugl chiede a Zingaretti un cambio di passo

Roma –  L’Ugl Sanità Lazio si è riunita presso la sala Landi di Via delle Botteghe Oscure per gli Stati Generali della sanità, con il fine di analizzare e commentare lo stato di forte criticità che attraversa il comparto sanitario laziale. Importante anche la presenza del Segretario Generale Nazionale Francesco Paolo Capone vista la delicata piega registrata nel settore sanitario regionale

Fino ad oggi, le politiche messe in campo dal Governatore Nicola Zingaretti, non hanno prodotto risultati attesi dai cittadini di Roma e del Lazio ma si è assistito angosciosamente solo a forti tagli che hanno depauperato un servizio fondamentale per tutti i cittadini.

L’analisi dell’incontro sindacale ha fatto emergere, dopo 8 anni di gestione Zingaretti, numeri impietosi. La Regione Lazio ha perso 16 ospedali, il 14% del personale e 3.600 posti letto, ossia sotto la media nazionale dei 3 letti ogni mille residenti.

Questi e altri numeri analizzati, sono causa dell’aumento delle file nei Pronto Soccorso e dei tempi di attesa per le visite. Si è visto inoltre che, le regioni che registrano i tempi di attesa maggiori per i codici gialli risultano le Marche e appunto il Lazio.

Nel rapporto stilato dall’Ugl Sanità, si evidenzia anche il record della mobilità passiva, ossia quella relativa ai viaggi della speranza dove si va alla disperata ricerca di un letto fuori dai confini del Lazio.

Le strutture della Regione Lazio infatti, dispongono solo di 7,1 operatori sanitari ogni mille abitanti. Giuliano Giuliani, Segretario Nazionale Ugl Sanità, chiede di contrastare questa tendenza negativa coinvolgendo i lavoratori e soprattutto le proprie figure apicali, cioè i dirigenti le Rsu e le Rsa.

E’ intervenuto anche il Segretario Generale Ugl Lazio Armando Valiani dando un contributo all’incontro e sottolineando come solo grazie alla partecipazione è possibile contrastare questa situazione di forte criticità che è sotto gli occhi di tutti.

(Il Faro online)