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World League, Setterosa d’argento, Queirolo: “Un bel segnale, vogliamo il Mondiale”

11 giugno 2019 | 06:00
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World League, Setterosa d’argento, Queirolo: “Un bel segnale, vogliamo il Mondiale”

Lo confessa la capitana azzurra al termine della finale con gli Stati Uniti. Una partita difficile, ma l’Italia sempre protagonista

Il Faro on line – Un grande Setterosa di cuore, di coraggio e di forza, gioca alla pari dei bicampioni olimpici e mondiali degli Stati Uniti andando più volte avanti nel punteggio (4-3 a metà gara).

Sbaglia anche un rigore con Bianconi per continuare a condurre nel terzo periodo, e poi cala un po’ d’intensità lasciando spazio a Mckenzie Fischer che segna una quaterna e trascina le compagne alla qualificazione olimpica e primo posto della Superfinal di World League disputata alla Duna Arena di Budapest.

Ottima l’inferiorità numerica chiusa col 70% di azioni salvate contro le americane che vincono consecutivamente il torneo dal 2014. Quando le azzurre, che non hanno mai vinto il torneo intercontinentale, persero la finale proprio contro di loro a Kunshan 10-8. Era la quarta finale contro le americane contro cui il Setterosa ha sempre perso: a Tianjin per 9-7 nel 2011 e a Cosenza 9-6 nel 2006. La partita, remake della finale olimpica di Rio 2016, ricorda agli statistici che le azzurre sono le ultime ad aver battuto a livello internazionale le americane: tra World league, Mondiale e Olimpiadi l’ultima sconfitta fu il 28 luglio del 2015 a Kazan per 10-9.

Resta la consapevolezza di una manifestazione giocata da protagonista che ha avuto sei partite una dietro l’altra di alta intensità e di ottima fattura battendo l’Olanda campione europea e vincitrice dell’Europa Cup o la Russia recente argento dietro le orange. “In questo momento c’è il rammarico di una partita persa ma analizzando il torneo a 360° usciamo con la consapevolezza dei nostri mezzi. Il panorama internazionale è equilibrato ma le ragazze sono state eccezionali disputando sei partite di alta intensità adattandosi ad un arbitraggio ancora poco uniforme – ripete Fabio Conti CT azzurro dal 2011 – c’hanno messo l’anima e cuore piazzando un mattone grande verso il lavoro futuro. Ho ripetuto a loro che con gli Stati Uniti ne vinciamo magari una su dieci come successe a Kazan, ma credo che la prossima potrebbe esser quella che cancella la sconfitta in finale a Rio. La nostra squadra è cambiata molto. Lo scorso anno non abbiamo raccolto agli Europei ma sapevo che il gap con le grandi squadre era minimo. Mancava un po’ di consapevolezza nei propri mezzi. Questo torneo invece ci lascia la convinzione di giocarcela con tutti quanti e oggi faccio solo i complimenti alle ragazze”.

Il capitano Elisa Queirolo sottolinea come “Abbiamo dato un bel segnale a tutti, avendo la consapevolezza di giocarcela con tutti. Sappiamo della loro forza e avendo commesso anche tanti errori in previsione futura sono ottimista. Lavoreremo sodo più forte di prima perchè vogliamo imporci al Mondiale tra un mese”.

Tabellino USA-Italia 10-9

USA: Longan , Musselman 2, Seidemann , Fattal 1, Hauschild , Steffens , Haralabidis 1, Neushul 1, Fisher A. 1, Gildchrist , Fisher M. 4 (1 rig.), Wiliams , Johnson . All. Krikorian

Italia: Gorlero , Tabani 2, Garibotti 2 (1 rig.), Avegno , Queirolo , Aiello , Picozzi , Bianconi 1, Emmolo 1, Palmieri 1, Chiappini 2, Viacava , Lavi . All. Conti

Arbitri: Muller (Arg), Ohme (Ger)

Note: parziali 2-2, 1-2, 4-2, 3-3. Spettatori 500 circa. In porta per gli Usa Johnson. Bianconi sbaglia un rigore nel terzo tempo (parato) a 1.30. Superiorità numeriche: Usa 3/10 + 1 rigore, Italia 5/8 + 2 rigori. Garibotti uscita per limite di falli a 0.43 nel quarto tempo.

Cronaca. Garibotti commete fallo grave ma Aria Fischer al centro trova le mani pronte di Gorlero. Dopo due minuti bomba della numero tre azzurra ripulta al centro da una sontuosa Palmieri, che prende il cinque metri sacrosanto. Garibotti fa centro alla destra di Johnson (1-0). Le olimpioniche falliscono il secondo extraplayer e ancora una magia al centro, stavolta di Tabani, ci regala il raddopio: il difesnore della Roma elude la marcatura di Neushul e, a tu per tu con Johnson, non perdona (2-0). Al quarto extraplayer passano le americane brave e leste con la mancina Haralabidis che fulmina Gorlero. Garibotti sbaglia la prima superiorità e allora Fattal dall’altra parte pareggia dopo una bella manovra finalizzando dal lato corto (2-2).

Queirolo ci prova dal perimetro ma Johnson è pronta. Cambio di fronte e Neushul si libera bene al centro e, su assist di Musselman, dà il primo vantaggio alle compagne (3-2). La reazione azzurra è immediata: Garibotti rifinisce la prima superiorità su tre tentativi e insacca il diagonale del pareggio (3-3). L’attaccante azzurra poi commette secondo fallo grave ma Gorlero è super sulla bomba di Steffens che fallisce la quinta superiorità. Sul rovesciamento Bianconi vede Palmieri che in trance agonistica chiede fallo, poi si muove felina e anticipa l’uscita di Johnson con lo scavetto del 4-3 di metà gara.

Makenzie Fischer trova un pregevole lob dai cinque metri per il 4-4. Non c’è tregua: rigore su Avegno ma Johnson si supera su Bianconi e stavolta devia a lato. Palmieri commette secondo fatto grave e allora sul sesto extraplayer Makenzie Fischer fa doppietta a schizzo (5-4). Il tempo stagna, Garibotti sbaglia una superiorità ma poi dal centro fornisce l’assist per lo sparo di Emmolo, che passa tra una selva di braccia ma fa centro. Pareggio 5-5, primo gol della mancina azzurra nel torneo e secondo gol su cinque in extraplayer. Poi tre reti in un minuto e tutte bellissime: Musselman da posizione sei trova un angolo incredibile (6-5), mezzo giro di lancette e Chiappini infila la bomba a schizzo sorprendendo stavolta Johonson (6-6), ma il tempo si chiude col capolavoro Makenzie Fischer che piazza la tripletta con un lob da sette metri misto di dolcezza e precisione.

La stessa unidic statuniitense trasforma il rigore del +2 (8-6) e trova la quaterna dopo che Garibotti commette terzo fallo trattenendo al centro. Si va velocissimi. Tabani accorcia con un tiro sporrco in extraplayer dopo un minuto e mezzo, ma la centroboa Fisher si iscrive a referto girando dal centro il 9-7. Avegno è brava a prender il rigore che stavolta Bianconi trasforma rilanciando le sperande azzurre a metà quarto tempo (9-8). A due minuti dalla fine Musselman sblocca le compagne in superiorità e ancora con tiro morrbido regala il +2 che potrebbe chiudere il match. E invece il Setterosa risale, trova l’ottavo extraplayer e con Chiappini a trenta secondi dalla fine rianima le speranze però purtroppo rese vane dal buon possesso palla americano.

Fonte e foto : federnuoto.it