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Via Austis, Severini:” Promesse declinate al futuro e non reali soluzioni”

Il consigliere comunale preoccupato per la mancanza d'acqua e la pericolosità stradale di via Austis: "Continuerò a sollecitare l'amministrazione"

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Fiumicino – “Se da una parte devo apprezzare la disponibilità dell’assessore Caroccia nel rispondere punto per punto alle mie sollecitazioni, dall’altra non posso non rilevare come le risposte del comune siano, ancora una volta, promesse declinate al futuro e non reali soluzioni”.

Cosi afferma, in una nota, il consigliere comunale  e capogruppo di Crescere insieme, Roberto Severini, in merito alle varie problematiche di via Austis ad Aranova.
“La pericolosità di via Austis, la mancanza d’acqua ad Aranova, avrebbero meritato progetti concreti e immediati; invece ci ritroviamo per l’ennesima volta palliativi o dichiarazioni d’intenti.
Per via Austis, ad esempio, è stato comunicato che sarà fatto un sopralluogo dall’assessore, anche insieme al sottoscritto, con vigili e dirigenti, per vedere quali soluzioni adottare. – Continua Severini –  C’è un po’ di tutto in campo: dal senso unico al percorso alternativo, ricordando che in quella strada non ci sono marciapiedi. Idee ancora da valutare, dunque nulla di immediato.
Per la mancanza d’acqua ad Aranova, a causa della scarsa pressione, si è parlato per l’ennesima volta – e con questo sono ben 6 anni – del progetto di costruire un serbatoio su un terreno individuato dall’amministrazione. Ci dicono che i lavori sono partiti, ma ad oggi esiste solo l’area, senza cantiere. Un ritornello sentito mille volte, ma nell’immediato? La soluzione proposta è una guerra tra poveri – conclude – togliere un po’ di pressione a Cerveteri e d’intorni per aumentarla ad Aranova. Finché si potrà farlo.
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meglio, visto che entrambi i problemi dovrebbero essere ben noti al comune. Per parte mia continuerò a sollecitare l’amministrazione fino al giorno in cui si passerà dalle parole ai fatti. Con soluzioni definitive, e non tappabuchi”. Conclude.

(Il Faro online)

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