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Ostia, il Grassi ospedale da record. E sono in arrivo 196 infermieri e 52 medici

14 giugno 2019 | 19:43
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Concorsi dal 1° al 5 luglio: parte del personale servirà anche per attivare il secondo piano del CPO. Record di tempi d’attesa e prestazioni al Pronto Soccorso e in Chirurgia

Ostia – E’ un ospedale dei record il “G.B. Grassi: appena 44 minuti d’attesa media per trattare i codici gialli al Pronto soccorso, trattamento delle fratture del femore entro le 48 ore, angioplastiche in caso di infarto nel 75% dei casi entro i 90 minuti e nessun posto letto chiuso per il periodo estivo.

Sono i dati emersi dal Programma di valutazione esiti (Prevale)che colloca il Grassi in cima agli ospedali del Lazio per efficienza e tempestività di risposta. Un primato che potrà solo migliorare, stante il piano di potenziamento che sta prendendo corpo.

Iniziamo dai risultati comunicati direttamente dalla Regione Lazio alla Asl Roma 3. “Dai dati Gipse – sottolinea il primario della Medicina d’Urgenza, Giulio Maria Ricciutoemerge che i tempi medi d’attesa per i codici gialli, quindi per patologie gravi, sono di 44 minuti: tra i migliori risultati a livello regionale“. Il Pronto soccorso del Grassi è tra i primi otto nel Lazio come numero di accessi, tra i primi due di quelli con ambulanza, eppure occupa posizioni successive alla decima per numero di presenze contemporanee, dimostrando una efficace organizzazione di flusso di pazienti curati.

Le fratture di femore sono trattate chirurgicamente nel 100% dei casi entro le 48 ore e le angioplastiche in caso di infarto o accidente cardiovascolare vengono garantite nel 75% dei casi entro 90 minuti.

Ottimi risultati anche nella chirurgia. “In Chirurgia Generale – segnala Andrea Niutta direttore del Dipartimento di Chirurgia – i tempi d’attesa variano entro i 30 giorni per le patologie neoplastiche, una media di 70 giorni per la patologia biliare e 120 per la patologia ernaria“. Nel primo trimestre 2019 sono stati eseguiti 885 interventi in elezione (3050 nel 2018), 776 di oculistica (2474 l’anno scorso), 117 di otorino (396 nel 2018) e 145 d’urgenza (751 l’anno passato).

Durante l’estate l’ospedale continuerà a funzionare a regime pieno e, anzi, stanno per arrivare le assunzioni sulle quali stiamo lavorando da tempo” garantisce il Direttore sanitario generale, Simona Amato. Tra il 1° e il 5 luglio saranno espletati i concorsi per le assunzioni, alcune immediate le altre entro il mese di settembre, di 195 infermieri e di 52 medici. Da domenica 16 giugno, infine, prenderanno servizio 18 ausiliari: il ritardo sarebbe dovuto alla lentezza nell’elaborare la lista degli aventi diritto da parte dell’Ufficio provinciale per l’Occupazione. “I tempi lunghi per le assunzioni – spiega Filippo Coiro, responsabile Risorse umane Asl Roma 3 – sono stati determinati dal fatto che la Regione Lazio ha chiamato prima tutti gli idonei di vecchie graduatorie ma la risposta da parte degli interessati è stata negativa“.

Ovviamente non tutto il personale assunto sarà destinato alle esigenze del Grassi. “Entro il mese di ottobre apriremo il secondo piano del CPO con il servizio di fisioterapia” segnala Amato. Intanto un accordo raggiunto con l’Ordine delle Ostetriche ha fissato un altro punto atteso da tempo: la riapertura della casa del parto “Acqualuce“. Tutto è pronto ed il servizio riprenderà a ottobre e sarà implementato anche con controllo sanitario a distanza, la telemetria.

Intanto domani mattina alle ore 11,00 il M5S insieme con alcune associazioni del territorio (Decimo Solidale, Tribunale per i Diritti del Malato, Cittadinanza Attiva) effettueranno un sit in davanti al Grassi per protestare contro il rischio di riduzione di alcuni servizi sanitari. “Manifesteremo per le situazioni ormai fuori controllo dell’ospedale pubblico che il PD e Zingaretti stanno depotenziando” tuona Antonino Di Giovanni, capogruppo municipale del M5S. “Siamo abituati a lavorare e a rispondere con i fatti e non sulle cose che vorremmo fare – osserva il direttore generale della Asl Roma 3, Vitaliano De Salazar – I risultati raggiunti ci confortano in questo senso“.