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La morte di Franco Zeffirelli: un destino legato a doppio filo con Ostia

15 giugno 2019 | 18:17
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La morte di Franco Zeffirelli: un destino legato a doppio filo con Ostia

Il film d’esordio alla regia di Franco Zeffirelli girato nel 1957 a Ostia. Le polemiche legate al promo della bellezza di Roma senza il suo mare

Ostia – Il destino del grande maestro Franco Zeffirelli, scomparso oggi all’età di 96 anni, è legato a doppio filo con Ostia. Nel bene ma anche nel male. (Qui la notizia della sua morte).

Franco Zeffirelli, nome d’arte di Gian Franco Corsi Zeffirelli, è stato in assoluto uno dei più grandi artisti dell’ultimo secolo. Imparentato con Leonardo da Vinci, è stato sicuramente tra i registi italiani più famosi al mondo e non solo per il cinema ma anche per il teatro. La sua carriera si è aperta e si è chiusa in un rapporto singolare con Ostia.

Era il 1957 quando Zeffirelli esordiva dietro la cinepresa nel ruolo di regista. Un anno fortunato, quello del 1957, per il ruolo assunto da Ostia nel rapporto con i registi più importanti. Come racconta il libro “Ostia set naturale, infatti, nel 1957 scoprirono Ostia Alberto Lattuada (Guendalina), Dino Risi (Poveri ma belli e Belle ma povere), Luigi Comencini (Mariti in città) e Federico Fellini, il quale, dopo I vitelloni, tornava a Ostia e Acilia con Le notti di Cabiria.

Il film diretto da Franco Zeffirelli si intitolava “Camping” ed era interpretato da Marisa Allasio, da Nino Manfredi e da Paolo Ferrari. La storia è quella delle peripezie di due fidanzati (interpretati da Allasio e Ferrari) costretti a portare in vacanza con loro il fratello di lei (Manfredi) e vivere la villeggiatura all’aria aperta. Il campeggio impiegato per la storia è il Campeggio Internazionale di Castelfusano, tuttora aperto e funzionante, e diverse scene si svolgono anche su via del Circuito (quando era asfaltata), all’interno della pineta.

ZEFFIRELLI.CAMPING

In quell’epoca Zeffirelli conosceva bene Ostia. Lo raccontano i tanti giovani cresciuti alla “Buca” il bar di via Lucio Coilio sostituito oggi dal Boa. Il regista esordiente ci veniva spesso a incontrare i suoi amici di Ostia.

zeffirelli.camping1

Non meno significativa è l’ultima opera cinematografica del regista. Si tratta del film “Omaggio a Roma” (nel video che segue) del 2009, un “promo” sulle bellezze della città commissionatogli dal Campidoglio, dalla Regione Lazio e dal Ministero per il Turismo. Le riprese (realizzate con una rivoluzionaria macchina da presa digitale) sono firmate da un ostiense doc, Daniele Nannuzzi. Il filmato originale, nel quale figurano Andrea Bocelli e Monica Bellucci in uno scorcio della Tosca, ha una durata di 21 minuti ma a girare sulle televisioni di tutto il mondo è la versione short da poco più di 3 minuti.

Un filmato da brividi, di incommensurabile bellezza quale è giusto tributo a quella di Roma ma nel suo Omaggio a Roma Zeffirelli commette un errore che a Ostia non è mai stato perdonato: non una sola inquadratura è dedicata al mare di Roma. Ignorate completamente le spiagge e la foce del Tevere, nonostante il tema conduttore del video sia proprio l’acqua. La cittadina balneare che aveva fatto da fondale per la sua prima opera, dimenticata da Zeffirelli nella sua ultima composizione.