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Ponte 2 giugno, Baccini: “Aumentare i tempi di apertura per la cantieristica e programmare infrastrutture con fondi Ue”

17 giugno 2019 | 16:43
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Ponte 2 giugno, Baccini: “Aumentare i tempi di apertura per la cantieristica e programmare infrastrutture con fondi Ue”

Ecco le dichiarazioni del consigliere comunale sull’ordinanza che regola il calendario degli orari di sollevamento del ponte mobile di Fiumicino

Fiumicino –  In merito all’ordinanza sindacale sul calendario degli orari di sollevamento del Ponte 2 giugno, che dispone le aperture del ponte mobile fino al 30 settembre, il consigliere comunale Mario Baccini  dichiara che questa ” dovrebbe tener conto in maggior misura delle esigenze del comparto cantieristico e della nautica da diporto”.

“Come è noto – prosegue Baccini – nel periodo estivo l’attività dei cantieri che insistono nell’area di Fiumicino è molto importante e genera un indotto notevole. Lungo i due rami del Tevere stazionano mediamente, tra terra e acqua, oltre 6.000 posti barca, con potenzialità di arrivare a 10.000 quando un porto o un Marina di notevole grandezza ne conta 1000/1200 e ci sono 60 cantieri navali e 8 circoli nautici che offrono servizi di assistenza, ormeggio, manutenzioni e refitting a chi sceglie la via del mare come turismo, con tutto l’indotto che ne consegue.”

“Premesso che l’urgenza e la necessità di operare sulle strutture del Ponte sono un obbligo per la sicurezza e la viabilità, la limitazione proprio nel periodo estivo delle aperture del Ponte 2 Giugno, potrebbe incidere sulle attività del comparto: pertanto, sarebbe opportuno andare incontro alle esigenze dei cantieri ampliando le finestre di utenza per il passaggio dei natanti.”

“Inoltre – conclude il consigliere del Nuovo Centrodestra – vorrei sottolineare l’importanza di avviare azioni di programmazione e modifica del piano urbanistico della città con la progettazione di nuove infrastrutture viarie utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini e del territorio, soprattutto utilizzando i fondi che la Comunità Europea mette a disposizione per queste attività, cosa che fino ad oggi sembra essere sfuggita all’amministrazione comunale.”

(Il Faro online)