La Mozione |
Aeroporto
/

Crisi Alitalia: Baccini, Coronas e Severini chiedono un Consiglio comunale straordinario

19 giugno 2019 | 15:21
Share0
Crisi Alitalia: Baccini, Coronas e Severini chiedono un Consiglio comunale straordinario

I consiglieri d’opposizione: “Nostra priorità assoluta è preservare tutti i posti di lavoro di Alitalia e dell’indotto”

Fiumicino – I consiglieri di opposizione Mario Baccini, Alessio Coronas e Roberto Severini, hanno presentato una mozione per impegnare l’amministrazione comunale a confrontarsi con i cittadini, le maestranze, i sindacati e gli operatori di settore sul tema del trasporto aereo con particolare attenzione alle attività che riguardano l’aeroporto e le vicende della compagnia di bandiera.

“E’ fondamentale tutelare il profilo industriale della compagnia aerea che rappresenta il Paese ricercando un partner solido economicamente e che preservi e sviluppi il network aeroportuale, valorizzando così il prezioso apporto dei lavoratori – si legge nel testo della mozione, in cui i consiglieri aggiungono – È nostra priorità assoluta preservare tutti i posti di lavoro di Alitalia e dell’indotto che sono componenti fondamentali del tessuto economico del nostro territorio; le stime di Alitalia in questi mesi sono migliorate e il servizio è stato qualificato come il più puntuale d’Europa, ma le certezze delle maestranze non sono aumentate allo stesso modo, tanto che è stato necessario chiede a gran voce di inserire tra i lavori usuranti quelli del comparto aereo”.

Secondo le premesse della mozione “l’Amministrazione comunale di Fiumicino deve avere un ruolo di rilievo al tavolo delle trattative perché se è vero che i cittadini vivono con uno stipendio che deriva dalle attività de comprato aereo, chi gestisce l’Aeroporto e la Compagnia di bandiera deve alla Città una compensazione adeguata per lo sfruttamento del territorio e garanzie per chi ci lavora, specie quindi dei lavoratori a chilometro utile; ad oggi – scrivono Baccini, Severini e Coronas per avanzare la richiesta d’impegno dell’Amministrazione – possiamo solo rilevare che la strategia è stata l’unica grande assente di un gioco lasciato condurre a scapito degli interessi italiani, della compagnia e dei lavoratori. Questo sembra un tentativo di voler salvare almeno gli ultimi brandelli di dignità anche se adesso bisognerà fare una valutazione oculata dei partner per poter preservare il vero valore di Alitalia che si concretizza in infrastrutture funzionali e capitale umano professionale per cui Alitalia non può fare la stesa fine della Maccarese spa, svenduta senza considerare adeguatamente la congrua offerta pervenuta dagli imprenditori locali”.

In fondo esprimono la consapevolezza “che i problemi della compagnia risalgono già al periodo in cui venne creato l’Hub di Malpensa con pessimi risultati e un aggravio dei costi dovuti alla doppia gestione Milano-Roma, insostenibili per la compagnia aerea, e con la penalizzazione dello scalo romano. Da qui la necessità di partner in grado di lasciare a Roma il primato di Hub passeggeri e la dignità di scalo internazionale di congiunzione tra le più grandi capitali del mondo favorendo il turismo e l’indotto economico di Fiumicino, di Roma e del Paese. In questa valutazione, quindi, non si può prescindere da fare una considerazione: è tempo che tutti gli attori partecipino al tavolo di trattativa è dunque è ora che anche il Comune di Fiumicino sia parte della trattativa“.

Dunque secondo quanto riportano nel documento protocollato in Comune, per i consiglieri Baccini, Coronas e Severini “è urgente e necessaria una pianificazione che porti Alitalia sul mercato con un vantaggio per i lavoratori e per il Paese senza dover svendere gli ultimi gioielli di famiglia per diventare un Hub di serie B e tagliare fuori delle grandi rotte turistiche intercontinentali il Paese”.

(Il Faro online)