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Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi

20 giugno 2019 | 16:37
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Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi
Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi
Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi
Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi
Fiumicino, dopo i sonetti e i dipinti sulla passerella spuntano gli aforismi

Quattro cartelli stampati in bianco e nero con frasi dedicate alla libertà di parola

Fiumicino – Tacito e Orwell, ma anche Voltaire e Ezra Pound. Dopo i sonetti e i dipinti, sulla passerella pedonale di Fiumicino spuntano gli aforismi. Quattro cartelli, posti ai lati d’ingresso e d’uscita, sono stati affissi lì dove fino a qualche giorno fa vi erano le stampe di opere d’arte. Stampe che “abbellivano” la città nascondendo svastiche e scritte sui muri.

Filo conduttore degli aforismi è la libertà di parola. Stampati in bianco e nero, lo sfondo è uguale per tutti: delle labbra chiuse da una cerniera. “Per capire chi comanda basta scoprire chi non vi è permesso criticare”, recita uno dei cartelli; “La libertà di parola senza la libertà di diffusione è solo un pesce dorato in una vaschetta sferica”, si legge su un altro.

(Il Faro online)