migranti |
Cronaca Locale
/

Giornata Mondiale del Rifugiato, Anselmi: “Fiumicino comune inclusivo e accogliente”

21 giugno 2019 | 14:54
Share0
Giornata Mondiale del Rifugiato, Anselmi: “Fiumicino comune inclusivo e accogliente”

“Il prossimo 26 giugno una giornata di festa presso il centro di accoglienza di via del Fontanile di Mezzaluna 321”

Fiumicino – “In questi giorni si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato ed è per noi un’occasione non solo per ribadire che la cifra di questa amministrazione è l’inclusione, ma anche per presentare alcune iniziative in questo senso”. Lo dichiara l’assessora alle Politiche Sociali Anna Maria Anselmi.

“Lunedì in consiglio comunale si discuterà del regolamento per la gestione del Registro dei richiedenti asilo – spiega -. Il nostro comune è stato il primo a scegliere questo strumento, all’indomani del decreto sicurezza con cui si impediva ai richiedenti asilo di chiedere la residenza. Un esempio seguito poi da molti altri comuni in tutta Italia”.

Celebreremo la giornata il prossimo 26 giugno, presso il centro di accoglienza di via del Fontanile di Mezzaluna 321, insieme alle persone che hanno vissuto e vivono sulla propria pelle l’esperienza drammatica di dovere fuggire dal proprio paese” prosegue Anselmi.

A partire dalle 15.30, nei locali del centro di accoglienza “Il Fontanile” si potrà visitare la mostra dei lavori di cucito realizzati dalle persone ospiti della struttura. Dopo un intervento del sindaco Montino e dell’assessora Anselmi, alle 16.45 inizieranno le lezioni del laboratorio di pizza organizzato da Mani In Pizza School. Le iscrizioni al laboratorio sono aperte e per prenotarsi è necessario chiamare i numeri 3479693251 o 3240756566.

“La nostra amministrazione si è sempre distinta per le sue politiche di accoglienza – conclude Anselmi – e questa sarà l’occasione per rinnovare la nostra vicinanza a chi fugge dalle guerre, dalle persecuzioni, dalla privazione dei diritti civili e anche dalla povertà. Fiumicino è e rimane un comune inclusivo, dove tutti e tutte devono potersi sentire a casa loro”.