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Scandalo magistrati, il Capo dello Stato al CSM: “Siamo di fronte ad un quadro sconcertante e inaccettabile”

21 giugno 2019 | 17:20
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Scandalo magistrati, il Capo dello Stato al CSM: “Siamo  di fronte ad un quadro sconcertante e inaccettabile”

Duro intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha presieduto una seduta straordinaria dell’Assemblea plenaria del CSM

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presieduto una seduta straordinaria dell’Assemblea plenaria del CSM, con all’ordine del giorno: “Insediamento dei nuovi Componenti del CSM, collocamento fuori ruolo dei Componenti eletti dai magistrati, indizione delle elezioni suppletive per due Componenti con funzioni requirenti di merito e nomina dell’Ufficio elettorale centrale presso la Corte di Cassazione”.

Il duro discorso di presentazione del Presidente della Repubblica al plenum dei magistrati.

Lo scandalo che ha investito i magistrati, prima con il caso Palamara e, successivamente, con la raffica di autosospensioni che ne è derivato è un fatto grave e il Capo dello Stato non lo nasconde: “Lo scandalo ha incrinato la fiducia dei cittadini nei magistrati. Bisogna voltare pagina, e presto, rispetto a tutto quello che è successo”

L’urgenza dettata da Sergio Mattarella: “Ora si volta pagina”, fa seguito al tentativo di coinvolgere nel polverone di questa brutta storia, perfino il Quirinale, con la diffusione del sospetto di una presunta talpa che dal Colle avrebbe avvertito qualche indagato delle indagini in corso.

Le dure parole di del Presidente Mattarella

Di fronte al plenum del CSM, Mattarella ha detto chiaramente: “Il coacervo di manovre nascoste, di tentativi di screditare altri magistrati, di millantata influenza, di pretesa di orientare inchieste e condizionare gli eventi, di convinzione di poter manovrare il CSM, di indebita partecipazione di esponenti di un diverso potere dello Stato, si manifesta in totale contrapposizione con i doveri basilari dell’Ordine Giudiziario e con quel che i cittadini si attendono dalla Magistratura”.

Leso l’onore dell’intero Ordine Giudiziario. “Quel che è emerso, da un’inchiesta in corso, ha disvelato un quadro sconcertante e inaccettabile. Quanto avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l’autorevolezza non soltanto di questo Consiglio ma anche il prestigio e l’autorevolezza dell’intero Ordine Giudiziario; la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica”.

L’ammonimento di Mattarella: “Tutta l’attività del Consiglio, ogni sua decisione sarà guardata con grande attenzione critica e forse con qualche pregiudiziale diffidenza. Non può sorprendere che sia così e occorre essere ancor più consapevoli, quindi, dell’esigenza di assoluta trasparenza, e di rispetto rigoroso delle regole stabilite, nelle procedure e nelle deliberazioni”.

Sergio Mattarella ha parlato anche dei progetti di riforma della giustizia: “Viene annunciata una stagione di riforme sui temi della giustizia e dell’ordinamento giudiziario in cui il Parlamento e il governo saranno impegnati. Il presidente della Repubblica potrà seguire e, seguirà con attenzione, questi percorsi ma la Costituzione non gli attribuisce il compito di formulare ipotesi o avanzare proposte”.

Per il Presidente nulla è perduto: “Occorre far comprendere che la magistratura italiana e il suo organo di governo autonomo, previsto dalla Costituzione, hanno al proprio interno gli anticorpi necessari e sono in grado di assicurare, nelle proprie scelte, rigore e piena linearità”.

(Il Faro online)