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Lega Fiumicino: “Sull’immigrazione solo propaganda spicciola dal Comune, piena di concetti confusi e velleitari”

24 giugno 2019 | 18:59
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Lega Fiumicino: “Sull’immigrazione solo propaganda spicciola dal Comune, piena di concetti confusi e velleitari”

“Un manipolo di consiglieri comunali senza alcuna preparazione tecnica ha avuto la presunzione di modificare una legge dello Stato. Che sta funzionando”

Fiumicino – “Ormai questa amministrazione ragiona al contrario: dove può intervenire concretamente fa orecchie da mercante, dove invece non le compete, mette becco senza averne alcuna legittimità e competenza, solo per assecondare le velleitarie mire di qualcuno“. Lo afferma un comunicato della Lega a firma dei consiglieri Stefano Costa, Vincenzo D’intino, Federica Poggio e del coordinatore Giuseppe Picciano.

“Il regolamento sui rifugiati approvato dalla maggioranza (leggi qui) – è scritto nel comunicato – è un’accozzaglia di parole senza senso. E basta un ragionamento spicciolo per capirlo: oggi un manipolo di consiglieri comunali senza alcuna preparazione tecnica ha avuto la presunzione di modificare una legge dello Stato, vista e rivista da avvocati super preparati, per di più firmata dal Capo dello Stato. Se non è delirio di onnipotenza questo poco ci manca.

Non solo, in questo regolamento si fa confusione tra i richiedenti asilo, ovvero chi fugge da una guerra o ha timore fondato di essere perseguitato per razza o religione, e l’immigrazione clandestina indiscriminata foraggiata dai governi di sinistra e bocciata peraltro non solo dai cittadini italiani ma pure dalla Corte dei Conti.

Con il decreto sicurezza di Matteo Salvini non solo si sono sveltite le procedure per i richiedenti asilo che ne hanno diritto grazie a un potenziamento delle commissioni esaminatrici ma si sono anche liberati migliaia di posti nei centri di accoglienza per chi fugge realmente da guerre o repressioni. L’82 per cento delle richieste infatti era finto.

Per di più c’è poi un problema di base: oggi noi andiamo a sovraccaricare di lavoro la polizia locale, che già lamenta carenza di organico, chiedendo loro di verificare entro 45 giorni la sussistenza della dimora. E cosa succede in caso di mancato controllo? L’iscrizione diventa automatica. Insomma oggi noi andiamo a lanciare un segnale molto chiaro: cari clandestini venite tutti qui a Fiumicino che tanto nessuno controlla.

Se poi si scoprisse che non c’erano le condizioni allora la palla passerebbe all’ufficio anagrafe che dovrebbe cancellare l’iscrizione. Un ufficio anagrafe, lo ricordiamo, talmente ridotto all’osso che non riesce a far fronte alle richieste per le carte di identità elettroniche ma che però dovrebbe occuparsi dei clandestini.

Forse sarebbe il caso tutti di farsi un esame di coscienza e tornare un attimo con i piedi per terra: ognuno il suo ruolo. Il sindaco faccia il sindaco e cerchi di risollevare questo Comune che all’immigrazione ci pensa il ministro degli interni Matteo Salvini, peraltro con risultati ottimali. Basterebbe vedere il plebiscito di voti alle ultime europee.

Montino e i suoi – conclude la nota – si mettessero l’anima in pace: la pacchia per le cooperative rosse dell’accoglienza è finita”.

(Il Faro online)