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MilanoCortina2026, Vulpis: “Stoccolma è temibile. L’Italia deve crederci”

24 giugno 2019 | 06:00
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MilanoCortina2026, Vulpis: “Stoccolma è temibile. L’Italia deve crederci”

Nel pomeriggio il Comitato Olimpico Internazionale decide. Italia o Svezia. Ne parla il Direttore dell’agenzia di stampa economica e sportiva, Sporteconomy.it

Il Faro on line – Attende  con trepidazione la risposta del Cio l’Italia dello sport. In un momento delicato e difficile della storia del Paese Italia, la decisione da parte del Comitato Olimpico Internazionale a favore darebbe una sterzata forte economica e sociale, non indifferente.

Lo dice a Il Faro on line il direttore di Sporteconomy.it Marcel Vulpis. A poche ore dall’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026, il direttore dell’agenzia di stampa a carattere economico – sportivo più importante d’Italia esprime il suo pensiero. Ed è un’idea ottimistica quella di Vulpis.

Ma con rispetto e attenzione nei confronti di un avversario che si candida per la settima volta. Stoccolma ci riprova. Ed è forte la sua presenza. La Svezia è un colosso economico nel mondo e in Europa e in teoria non potrebbe perdere ancora. Ci riflette Vulpis. Ma l’Italia ci crede. Competenza, professionalità e fiducia. Qualità che la serietà del dossier di candidatura si è portato dietro, fino ai banchi del Cio. Ci crede Malagò. E Cortina vorrebbe di nuovo la bandiera a Cinque Cerchi, dopo l’edizione del dopoguerra del 1956. Da lì la località trentina è diventata famosa nel mondo degli sport invernali ed è sede attuale di una delle tappe più importanti della Coppa del Mondo di sci alpino. Ospiterà i Mondiali nel 2021 e sarebbe già collaudata. Anche Milano ci spera. E subito avanti si fece, dopo la rinuncia di Roma.

Una squadra forte allora, quella tricolore. E nel pomeriggio tutto il mondo dello sport italiano spera che nella busta che Thomas Bach aprirà ci sia l’Italia. MilanoCortina2026. Ma convincere i membri dell’AssembleaOlimpica è anche una lotta politica. E’ nell’urna che tutto si decide. La nemica per eccellenza, dichiara Vulpis. E le qualità del dossier presentato sono fondamentali per conquistare una grande vittoria. Come in gara. Tra atleta e atleta. Stoccolma è credibile, seria. Pronta a prendersi le sue Olimpiadi Invernali. E’ dura questa battaglia: “Bisogna essere obbligatoriamente ottimisti. Crederci”. Ammette Marcel Vulpis e aggiunge: “Mi auguro che l’Italia vinca. Soprattutto per dare credibilità ad un settore che è un punto forte, sul piano socio – economico”. E si sa che le Olimpiadi portano ricchezza. Località importanti nel mondo ne hanno dato ampia testimonianza. Barcellona è diventata il colosso internazionale che tutti conoscono. Ma non solo. Torino ha cambiato mentalità e si è aperta al mondo, oltre la propria storia.

Prendersi un’Olimpiade non significa solamente presentare un ottimo dossier di candidatura, perfetto e di grande qualità, significa anche convincere chi deve dare il proprio voto. E’ una campagna elettorale intensa e complessa. Lo sport italiano attende. Oggi pomeriggio, parola al Cio. Occhi puntati a Losanna.

Di seguito le parole di Marcel Vulpis :

“Siamo prudentemente fiduciosi. C’è un avversario temibile, che è la Svezia. Anche perché il vicepresidente del Cio è una svedese. Stoccolma ci prova per la settima volta. Sarebbe teoricamente la settima sconfitta. Bisogna stare attenti. Ma la candidatura italiana è forte. Portata avanti con determinazione, professionalità, fiducia e competenza. Aspetti che contraddistinguono da sempre il presidente del Coni Giovanni Malagò. Da questo punto di vista dobbiamo obbligatoriamente crederci e sperare che i membri del Cio, nonostante rinnovati del 37.8 % nella loro complessità (dato da riflessione), decidano in favore dell’Italia. Certamente il voto è segreto. L’urna è sempre il nemico più pericoloso per chi potenzialmente ritiene di essere in vantaggio o magari si ritiene avanti, perché lo pensano i media. Da questo punto di vista, credo che dobbiamo attendere con fiducia il responso definitivo, sapendo che gli avversari sono credibili, seri e professionali. E’ una competizione da tenere sotto controllo. Potrebbero esserci dei colpi di coda. Spero e mi auguro una vittoria dell’Italia. Ma soprattutto una vittoria schiacciante per lo sport italiano, considerando il momento storico. Nel difficile momento del nostro Paese, darebbe una credibilità ad un settore, che non è solo intrattenimento, ma che è forte sotto il punto di vista socio – economico”.