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Cronaca Locale
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Terremoto, i controlli nelle scuole li fanno i vigili urbani. Che protestano

24 giugno 2019 | 14:52
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Terremoto, i controlli nelle scuole li fanno i vigili urbani. Che protestano

La Cisl del gruppo Roma X Mare di Polizia locale contesta l’assegnazione del compito di verificare eventuali danni da terremoto. La Lega: “Il Municipio convochi la Commissione Scuola”

Ostia – Vigili urbani costretti a effettuare i controlli di eventuali danni da terremoto nelle scuole si ribellano per il compito assegnato e la Lega nel X Municipio chiede inascoltata la convocazione della Commissione Scuole.

Succede sul litorale romano all’indomani della scossa di terremoto con epicentro ad Albano ma i cui effetti si sono avvertiti anche nella Capitale. Stamattina nel X Municipio è scattata la disposizione destinata agli agenti di Polizia locale affinchè controllassero la presenza eventuale di crepe o di altri danni causati dal sisma. Una decisione che non è stata gradita dalla Cisl.

Dopo i vigili-transenne umane, i vigili-controllori ATAC e i vigili manutentori stradali – denunciano Raffaele Paciocca RSU Cisl FP e Andrea Venanzoni Dirigente Cisl FP – prosegue la saga della Polizia Locale impegnata in compiti del tutto esulanti dalle proprie attribuzioni e dalle proprie competenze tecniche, con un significativo e sconcertante aggravio di responsabilità. Nella mattinata del 24 giugno, a seguito della scossa notturna di terremoto, le pattuglie del X Gruppo Mare sono state inviate nei plessi scolastici del Municipio, al fine di verificarne le condizioni e la agibilità: inviate peró senza personale tecnico e in assenza di qualunque coordinamento o preventivo accordo coi vigili del fuoco”.

Come possa un poliziotto locale, con tutte le responsabilità connesse e le conseguenze in termini di sicurezza per la cittadinanza, stabilire la agibilità di un plesso scolastico il cui stato manutentivo non ottimale rende spesso difficile anche per un ingegnere esperto discernere crepe risalenti nel tempo da altre più recenti è un mistero che a quanto pare l’amministrazione capitolina e il comando generale non percepiscono per tale” insistono Paciocca e Venanzoni.

Si è preferito per l’ennesima volta mandare allo sbaraglio le pattuglie – concludono i rappresentanti Cisl – con una iniziativa forse di qualche impatto mediatico ma priva di alcuna rispondenza pratica e di alcuna efficacia posto che una volta sul posto poi le pattuglie hanno dovuto chiedere interventi dei soggetti istituzionali competenti, ma non essendoci stati previo coordinamento e preavviso la cosa ha spesso ingenerato lungaggini, stasi e persino frizioni. Il risk-management é cosa seria, non si improvvisa sulla pelle dei lavoratori nè su quella della cittadinanza”.

LE PROTESTE DELLA LEGA

La mattina del 24 giugno la polizia locale del X Gruppo Mare è stata inviata in massa nei plessi scolastici del X Municipio, senza alcun ausilio di personale tecnico e senza aver previamente organizzato un servizio congiunto coi Vigili del Fuoco, al fine di verificare se le scuole abbiano subito danni a causa della scossa di terremoto di stanotte” tuonano Monica Picca, capogruppo della Lega, e Luca Mantuano, consigliere della Commissione Scuole.
Posto che lo stato manutentivo delle scuole lidensi è notoriamente tutto fuorché ottimale – proseguono Picca e Mantuano – i vigili, che non hanno di certo competenze ingegneristiche nè attribuzioni in tal senso, si trovano davanti uno scenario di crepe impossibili da datare e di cui risulta decisamente arduo comprendere se la causa risieda nella scossa o se al contrario la crepa sia pregressa. Questa approssimazione del governo municipale finisce paradossalmente per paralizzare l’attività amministrativa della Polizia Locale e per ingenerare persino frizioni con altre istituzioni posto che una volta sul posto, la polizia locale giustamente chiede intervento di personale tecnico o dei vigili del fuoco per valutare la situazione”.

A un problema serio non si può rispondere con questa sconcertante approssimazione, servono pianificazione, coordinamento e serietà amministrativa nella gestione della cosa pubblica, anche nelle vicende emergenziali – conclujdono Picca e Mantuano – In tutto questo la commissione scuola non viene convocata“.