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Milano Cortina 2026, 3 miliardi di ricavi e la metà in costi, i numeri della candidatura

26 giugno 2019 | 14:30
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Milano Cortina 2026, 3 miliardi di ricavi e la metà in costi, i numeri della candidatura

Lo dice chiaro il dossier del Coni. Costi bassi e secondo quanto dice l’Agenda 2020. Strutture temporanee e fisse. Investimenti nei trasporti e nel lavoro. 20 mila i posti contro la disoccupazione

Il Faro on line – La vera rivoluzione l’ha portata Thomas Bach. E il documento di “aiuto” nei confronti delle candidature mondiali ha fatto il resto. L’Agenda 2020 è stata risolutiva per snellire strutture e costi. Soprattutto futuri. Quanti impianti sparsi in giro per il mondo, ancora esistenti, sono inutilizzati ? Sono tanti i motivi. Di gestione manageriale diretta, di costi. Di promozione nulla. E allora il Cio, per ovviare anche a questo problema, ha redatto il documento grazie al quale si potranno abbassare costi e avere anche degli impianti sportivi temporanei.

Anche Milano e Cortina lo faranno. E sfrutteranno questa opportunità di seguire quanto indica l’Agenda 2020 nella preparazione verso l’evento. E in sede di evento. Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali. E il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale l’ha voluta fortemente per facilitare le candidature. E’ importante avere una eredità dopo. E’ una delle voci sensibili che il Cio stesso vuole che sia perseguita. Una strategia olimpica per conquistare sviluppo e crescita, economica e sociale. La famosa “legacy”. In tutto. Nella cultura, nel sociale, nello sport. Nel lavoro. E l’appena vittoria conquistata a Losanna porterà in Italia 3 miliardi di euro. Versati nella metà già nelle ore successive all’assegnazione. E’ il regolamento olimpico. E i costi saranno di 1,9 miliardi. Stima dell’Università La Sapienza di Roma. Dunque, meno di quanto si dovrebbe guadagnare. E la figura di Giovanni Malagò, a quanto ha dichiarato Marcel Vulpis, direttore di sport economy.it, nella sua intervista a Il Faro on line, farà da garante per contenere costi e spese aggiuntive. E’ accaduto a PyeongChang. La cittadina coreana ha visto lievitare i costi olimpici negli anni precedenti il 2018. Non accadrà per l’Italia, almeno quanto indicato dal dossier di candidatura. Olimpiadi sobrie, probabilmente le meno costose della storia, con tanto Pil in ricchezza per l’Italia.

E’ ancora La Sapienza a dirlo : 2,3 miliardi complessivi di impatto positivo nel periodo che va dal 2020 al 2028, con un picco nel biennio, dal 2025 di 350 milioni per anno. Numeri importanti che porteranno in Italia e nel quadrante nord est tricolore 20 mila posti di lavoro. Un toccasana per la situazione economica del Paese. Tanti saranno pure gli investimenti in infrastrutture. Lo sport apporta beneficio in questo campo. Ed esse sono fondamentali per coadiuvare trasporti, ospitalità, ricettività e percorrenza. 346 allora i milioni di euro pronti per essere trasformati in strutture utili. Solo 10 i minuti in orologio per tutti. Nelle tratte che andranno dagli alberghi e dal Villaggio Olimpico degli atleti, fino ai siti di gara per esempio, poco tempo da perdere. Senza ritardi. E tutti contenti. E la reputazione positiva sarà al sicuro. Un’altra strategia da adottare in sede di stesura di dossier di candidatura. L’Italia ha fatto tutto questo. E lo hanno indicato le due campionesse olimpiche sul palco di Losanna. Con sorriso di Bach, conquistato, insieme all’Assemblea Olimpica, dalla Delegazione Italiana. Michela Moioli e Sofia Goggia lo hanno detto. Solo 10 minuti. Un racconto di una Olimpiade lontana, ma già presente nei loro occhi. Un altro metodo importante da esternare per conquistare la vittoria. Sorridere, entusiasmare. Caratteristiche fondamentali per prendersi le Olimpiadi. Probabilmente non completamente perseguite da Stoccolma: “Avete fatto una presentazione straordinaria”. Questo il responso del Cio. E il filmato in video andato in onda, insieme al messaggio di Sergio Mattarella, ha rafforzato l’esito positivo.

Secondo il dossier di candidatura del Comitato Olimpico Italiano, saranno 415 i milioni di euro incassati dal settore della sponsorship. Aziende pronte a metterci la faccia. E buona reputazione anche per loro. Un’altra strategia da inseguire, per chi fa il manager dello sport. E i manager dello sport italiano lo hanno sottolineato nel dossier. Si stima che i biglietti  venduti porteranno un ricavo di 234 milioni di euro. Con  l’85% della capienza massima, delle 293 sessioni di gara. Voce analitica ancora de La Sapienza di Roma.

Un’Olimpiade snella allora nei costi. E ricca nei guadagni. Solo il tempo lo dirà, ma il dossier di candidatura è chiaro. Presto, potrebbe realizzarsi un “miracolo economico” in Italia. Come nel 1960, in occasione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Estive. Lo sport lo fa.