Il riconoscimento |
Cronaca Locale
/

Il Consiglio d’Europa premia il comune di Ventotene

27 giugno 2019 | 17:48
Share0
Il Consiglio d’Europa premia il comune di Ventotene

Riconoscimento “per il loro impegno a favore dell’unità e dei valori europei”

Bruxelles – L’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa ha premiato i comuni di Este, in provincia di Padova, e quelli di Norma e Ventotene, entrambe in provincia di Latina, per il loro impegno a favore dell’unità e dei valori europei.

A ritirare il ‘diploma europeo‘ sono stati i sindaci dei comuni. Il sindaco di Este, Roberta Gallana, ha ricordato che il comune che presiede non è solo una città ricca di storia e cultura, ma anche aperta e solidale. “Ogni settembre le città con cui siamo gemellati vengono a Este per festeggiare assieme ed è in queste occasioni che i cittadini comprendono che essere europei non vuol dire perdere la propria identità“, ha detto.

“I piccoli comuni sono il vero tessuto connettivo su cui poggia l’Europa, che è la nostra casa comune e l’unica garanzia per noi e i nostri figli”, ha detto il sindaco Gianfranco Tessitori dopo aver donato ai parlamentari la bandiera del comune. Per il sindaco è importante che i giovani conoscano l’Europa e Norma organizza per loro numerose attività – viaggi, corsi di lingua – e li coinvolge in eventi come la giornata dell’Europa e il festival del folclore, un’occasione per incontrare i cittadini di altri paesi.

L’ultimo comune italiano premiato è stato quello di Ventotene, “un’isola molto piccola, con una sorte particolare” ha detto il primo cittadino Gerardo Santomauro. “Fu scelta dall’imperatore Augusto come luogo di villeggiatura per la sua bellezza, ma poi lui la trasformò in una prigione rinchiudendovi sua figlia” racconta il primo cittadino.

Anche il regime fascista usò l’isola come carcere, facendo “l’errore di rinchiudervi assieme menti eccellenti che elaborarono il manifesto di Ventotene“. “Noi abbiamo il dovere di conservare la memoria di questi uomini e di quanto hanno fatto”, conclude il sindaco.

(Il Faro online)