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Allarme a Fiumicino, “Non usate i disabili per altri obiettivi”

29 giugno 2019 | 07:00
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Allarme a Fiumicino, “Non usate i disabili per altri obiettivi”

Le preoccupazioni di Mauro Stasio e Alessandra Colonna

Fiumicino – “Ormai sta diventando un vizio: usare il tema dei disabili per proporre progetti da parte di chi il mondo della disabilità non lo vive e non lo conosce”. Il grido d’allarme, misto a rabbia, è di Mauro Stasio, presidente dell’associazione Insieme con i disabili onlus e genitore di un ragazzo con disabilità.

“Purtroppo inserire la parola disabilità in un qualunque progetto lo fa tout-court politicamente corretto, e per di più meritevole di alti punteggi in fase di analisi. E così, sopratutto in progetto che riguardano lo sport, vediamo inserire la disabilità come elemento su cui basare il proprio impegno”.

“Peccato però – aggiunge Alessandra Colonna, presidente della Lega Arco – che la disabilità dopo un po’ rimanga assolutamente marginale rispetto al progetto iniziale, se non addirittura dimenticata. O magari assistita senza personale competente”,

La disabilità viene usata troppo spesso per meri scopi progettuali – incalza Stasio – o per passerelle politiche o associative. Ed è una cosa che fa male.

Intendiamoci – prosegue Stasio – ben venga l’attenzione alla disabilità, e tutti possono proporre progetti; chiediamo però che vengano preventivamente vagliati dall’assessorato competente, che si è dimostrato sensibile e attento, per approdare solo successivamente in discussione. Senza questo filtro, chiunque può presentare qualunque progetto, ma il successivo controllo risulta molto labile.

E comunque, le associazioni impegnate sul campo, potrebbero essere contattate per dare il proprio contributo, per spiegare quali siano i problemi reali, le necessità, le esigenze, Invece ciò non accade, ognuno pensa per sé. Chiediamo più serietà e maggiore rispetto”.

“Va anche detto – conclude Alessandra Colonna – che c’è ancora molto da fare per la disabilità: barriere architettoniche, trasporto disabili, ore di assistenza; su questi argomenti sì che ci vorrebbero progetti seri”.

(Il Faro online)