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“Terra e pietra”: a Fondi in arrivo la mostra collettiva di scultura e ceramica

4 luglio 2019 | 14:30
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“Terra e pietra”: a Fondi in arrivo la mostra collettiva di scultura e ceramica

La mostra si terrà nella suggestiva location del Castello Caetani di Fondi.

Fondi – L’associazione Culturale “Il Quadrato”, con il Patrocinio del Comune di Fondi, presenta “Terra e Pietra”, mostra Collettiva di Scultura e Ceramica, dal 14 al 28 Luglio nella suggestiva location di Castello Caetani.

Felicissimi di promuovere questo importante appuntamento culturale nel cuore dell’Estate Fondana, con cinque artisti che hanno scelto di esporre in una Collettiva. Cittadini e turisti troveranno in Mostra le opere di Patrizia Caterino, Giuseppe De Filippis, Katia Gotnich, Egidio Morelli e Bruno Olivieri.

Il Vernissage è in programma per domenica 14 Luglio, alle ore 19.30, con ingresso libero, nella Sala al Piano Terra del Castello Caetani, con la collaborazione di “Torpedino” e la disponibilità di Mariano Di Vito. La Mostra sarà aperta al pubblico nella serata di Domenica 14 Luglio dalle ore 19,30 alle ore 22, e da Lunedì 15 a Domenica 28 Luglio dalle ore 10 alle ore 13, e dalle ore 17 alle ore 22.

Di seguito riportiamo una breve biografia degli artisti:

Patrizia Caterino, Minturno, 1961. Cresciuta negli USA, ha insegnato Religione presso una scuola dell’infanzia. All’età di 22 anni frequenta un corso di ceramica a Roma che accende in lei il desiderio ed il fascino per l’arte. La Facoltà di Teologia contribuisce ad accrescere l’amore per l’arte classica, al punto da realizzare la propria Tesi sull’Eucaristia dal punto di vista pittorico. Frequenta un gruppo amatoriale di artisti a Formia, guidato dal Prof. Rino Feroce. Si definisce autodidatta senza alcuna pretesa artistica, con un forte senso di gratitudine a Dio, espone le sue opere con la speranza che possano trasmettere gioia a chi le osserva.

Giuseppe De Filippis, Lenola, 1951. Impiegato per un quarantennio presso una primaria azienda multinazionale con incarichi amministrativi di livello. Pensionato, amante della natura, si dedica al giardinaggio, passeggiate nei boschi a caccia di funghi e asparagi. Nel 2014 frequenta il Corso di Ceramica Classica presso l’Uni3, “Università della Terza Età” di Fondi, tenuto dal Prof. Michele Caldarone, e apprende le basi del modellato. Emerge così il suo talento, in successive fasi di miglioramento e personalizzazione della tecnica. Evidente la plasticità nelle forme delle sue opere; volti con dei moti d’animo che colpiscono l’osservatore con una vividezza gradevole ed espressiva. Il suo motto è “Se io posso, tutti possono”.

Katia Gotnich, Roma, 1968. Sociologa, ricercatrice, redattrice, consulente, formatrice, imprenditrice, negli ambiti del mercato del lavoro, comunicazione, leadership, innovazione, creatività, turismo. “Una vita professionale ricca di cambiamenti e poi alla soglia dei 50 anni, la vita mi pone di fronte ad un nuovo bivio e seguendo l’insegnamento di Borges… non posso che imboccarlo. Abbraccio la nuova sfida: essere artigiana”. Appassionata di ceramica da sempre e grata alla vita. Ispirata dai grandi e desiderosa di sperimentare, “perché se dipendesse da me, mai sarei pienamente maturo, né nelle idee, né nello stile ma sempre verde, incompleto, sperimentale” (Gilberto Freire).

Egidio Morelli, Fondi, 1953. In un’epoca in cui la tecnologia più avanzata la fa da padrona, Egidio Morelli è ritornato “all’età della pietra”. L’artista fondano propone varie opere, ricavate da molteplici tipi di pietra: dal travertino alla pietra locale, dall’onice alla pietra calcarea, traendo da ognuna la migliore essenza. Pur essendo autodidatta, segue le orme dei tanti maestri che lo hanno preceduto. Da tempo ha iniziato un percorso artistico e di ricerca della materia che gli permette di esprimere tutto il suo talento. Alcune delle sue opere più importanti si possono ammirare nel Duomo di Fondi, Chiesa di San Pietro Apostolo, nella Chiesa di San Paolo e presso l’Istituto Tecnico Commerciale “de Libero” di Fondi. Hanno scritto di lui: “Morelli si esprime in perfetta autonomia, con tocchi di scalpello che evidenziano il suo genio creativo. Egli non prepara bozzetti con la plastilina, ma crea le figure seguendo la sua vena artistica con perizia non comune”.

Bruno Olivieri, Fondi, 1952. Donna Sole, Madre Teresa di Calcutta, Tutankhamon, Donna Fontana, Amore psiche, sono solo alcune delle opere realizzate a mano dallo scultore Olivieri. Nei suoi lavori predilige marmo bianco di Carrara, pietra calcarea locale e travertino romano bianco. “Libertà artistica… libertà dalle convenzioni estetiche, libertà dalle costrizioni, libertà di seguire il dettato della propria creatività… non esiste campo dell’attività artistica che non rechi l’impronta durevole del suo genio”.

Foto di: Vincenzo Bucci

(Il Faro on line)