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Ostia, in “Sedotta e sclerata” tutto il coraggio e la passione di Ileana Speziale

5 luglio 2019 | 14:35
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Ostia, in “Sedotta e sclerata” tutto il coraggio e la passione di Ileana Speziale

Presentato nel Chiostro del X Municipio il libro “Sedotta e sclerata” scritto da una donna malata di sclerosi multipla. La testimonianza di Medici senza dimora

Ostia – Sedotta e sclerata“, ovvero raccontare la propria disabilità senza alcuna remora, senza alcuna tristezza o rabbia. Ma solo invitando a vivere ogni istante con passione.

Ileana Speziale 30 anni, giornalista e scrittrice, attraverso Emily, personaggio protagonista del suo libro “Sedotta e sclerata”, ha raccontato con delicatezza la sua convivenza con la sclerosi multipla e ad ascoltarla, nel Chiostro del Municipio X, una vasta platea in complicità con l’autrice e con il suo messaggio.

Da dieci anni convivo con questa malattia degenerativa – ha esordito Speziali – ma non mi dichiaro sconfitta per questo. E con il mio libro, con la mia testimonianza, intendo lanciare un messaggio positivo, quello di vivere con passione la vita. Questa è l’arma vincente contro le avversità che si presentano nel corso del nostro cammino”. Una parte dei proventi della vendita del romando “Sedotta e sclerata” vanno alla Associazione Sclerosi Multipla AISM.

L’iniziativa, patrocinata dal Municipio X e nata in sede di commissione Politiche sociali, ed alla quale erano presenti la Presidente Giuliana Di Pillo, l’Assessore alle politiche culturali Silvana Denicolò, il presidente di commissione Alessandro Nasetti e la dirigente dei servizi socio educativi Carla Scarfagna, ha avuto quale piacevole cornice, la presenza del coro I Sincopatici. Il gruppo ha eseguito brani di musica leggera italiana applauditissimi dal pubblico presente.

Municipio X, al centro la scrittrice e la Presidente Di Pillo con Il coro

A dare il loro contributo di testimonianza anche il gruppo di “Medici senza dimora” che assistono anche sotto il profilo sanitario persone senza fissa dimora presso la chiesa di San Nicola di via Passeroni. La loro opera meritoria è quella di intercettare persone indigenti che non sanno rivolgersi alle istituzioni.