Civitavecchia, il San Sebastiano di Luigi Centra ha trovato casa

6 luglio 2019 | 19:00
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Civitavecchia, il San Sebastiano di Luigi Centra ha trovato casa

L’artista: “Sono molto lieto d’essere qui a Civitavecchia, per donare un opera che andrà collocata negli uffici della Polizia Locale”

Civitavecchia – Si è svolta alla ex chiesa San Giovanni di Dio, alla presenza delle autorità cittadine l’atto di donazione al Comando della Polizia locale di Civitavecchia, di un’opera pittorica: “Il San Sebastiano Martire” (dim. 170×120) patrono della polizia locale, creata dal grande maestro Luigi Centra, il quale con molta semplicità ha espresso:  “Sono molto lieto d’essere qui a Civitavecchia, per donare un opera che andrà collocata negli uffici della Polizia Locale. Nel corso della mia vita artistica ho regalato molte opere in sedi istituzionali militari civili e religiose. Sono sicuro che il Comandante Berti, saprà dare il massimo risalto al Santo protettore degli agenti. Ringrazio tutte le autorità presenti per l’accoglienza e chissà forse anche in nuovi progetti artistici”.

Alla Cerimonia sono intervenuti: il Sindaco Ernesto Tedesco, il Comandante Polizia Locale Ivano Berti , la presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco che ha contribuito all’acquisto di una importante cornice e Monsignor Cono Firringa che ha benedetto l’opera.

Luigi Centra esponente della corrente artistica della pop art è stato poi presentato e introdotto e intervistato da Ombretta Del Monte:

La Pop Art è una delle correnti artistiche del dopoguerra che hanno rivoluzionato il mondo dell’Arte che appare in Gran Bretagna alla fine degli anni ’50, per poi svilupparsi negli Stati Uniti ed Europa dagli anni 60 in un contesto storico industriale dove entrano in gioco nuovi oggetti che fino a quel momento non erano esistiti, entrando subito a far parte della vita dell’uomo, il quale non può più farne a meno. Per esempio: automobili utilitarie, poster, frigoriferi, lavatrici, cibo in scatola, detersivi e bevande confezionate. Tutti questi oggetti diventano i nuovi simboli della società consumistica in cui nasce la Pop art.  “Pop Art” è l’abbreviazione di “Popular Art” , arte popolare, dove il termine “popolare” sottintende “di massa”, cioè prodotta in serie, arte che vuol rappresentare l’immaginario collettivo, dell’uomo come consumatore. Nel mondo contemporaneo, dominato dalla società dei consumi, la Pop Art considera superato il concetto di arte come espressione dell’interiorità e dell’istintività, propria dell’Informale e dell’Espressionismo Astratto. Gli artisti Pop, utilizzano le immagini della TV, del cinema, della pubblicità, dei prodotti di largo consumo o di uso comune, dei personaggi del cinema e della televisione, elaborandole con tecniche pittoriche o con la scultura. Il tema principale dell’arte Pop è l’angoscia esistenziale della società dei consumi, in cui l’uomo rappresenta il consumatore. Gli artisti trasformano in arte qualsiasi aspetto della realtà moderna caratterizzata dai mass media, ed è proprio dall’unione dell’arte con questi ultimi che si arriva alla nascita della pop art. I maggiori esponenti della Pop art Internazionali sono stati Andy Wharol, George Segal, Michelangelo Pistoletto, Roy Lichtenstein, Mimmo Rotella e Mario Schifano e Robert Rauschenberg, nel 1964 vince la Biennale di Venezia, e porta la Pop art al successo internazionale. L’arrivo di questa nuova arte scandalizza l’opinione pubblica e crea polemiche. Ma è da questo episodio che la Pop art americana viene riconosciuta in Europa e nel corso della sua evoluzione vediamo che lo stile, non si sofferma solo sul riprodurre oggetti ma li inserisce all’interno di un quadro, combinandoli con altri oggetti e con parti dipinte, dando loro un significato soggettivo.

Artista a tutto tondo è uno degli ultimi esponenti rimasti della pop art. Centra vanta collaborazioni con artisti del calibro di Mimmo Rotella e Mario Schifano. Nei suoi numerosi viaggi in Germania aveva già avuto modo di conoscere Roy Fox Lichtenstein fumettista, anch’egli esponente della Pop-art. Centra vive tra il frusinate, Roma e Venezia, ha lavorato per lungo tempo a favore dei bambini in giro per il mondo. Si ricorda il suo viaggio a Kiev in Ucraina per una mostra di beneficenza a favore dei bambini malati presso l’ospedale del reparto oncologico di Kiev, a causa dello scoppio del reattore di Chernobyl.

Nel corso della sua carriera Centra ha collaborato a tante iniziative e ricerche a favore dell’umanità e sull’energia pulita, iniziative molto spesso patrocinate da: Onu, Unesco ed Unicef presso l’Università degli Studi di Milano a Crema (Cremona). Nell’ateneo cremonese inoltre gli è stato dedicato uno spazio permanente con le sue opere esposte. Egli è un artista vivente al quale è stato dedicato nel 2003 un museo proprio con centinaia di opere ”Museo d’Arte Moderna Luigi Centra” presso la Biblioteca del Comune di Monte San Giovanni Campano (Fr), nonché una sala permanente ”Sala Centra” nel Teatro Federico Secondo presso il Comune di Rocca d’Arce (Fr) ed altre ancora come nella Biblioteca Comunale di Ceccano (Fr), una saletta con tantissimi cartacei, fotografie, testi, volumi e cd rom; gli è stato anche dedicato uno spazio verde “Centra Park” presso il fotografo Cav. Gianfranco Brusegan a S. Pietro di Stra (Venezia).

Centra è stato dichiarato Ambasciatore dell’Arte Italiana nel Mondo.  Hanno scritto di lui critici come: Vittorio Sgarbi, Jonathan Zhivago, Richard Seidel, Antonio Oberti, Prof. Carlo Giulio Argan è inserito nelle più prestigiose enciclopedie d’arte moderna e nelle guide turistiche insieme ai più rinomati personaggi del cinema, della televisione, della moda e dello spettacolo, come: Gucci, Gophard, Cavalli, con vari attori internazionali nel Festival del cinema di Cannes e nei migliori musei nazionali di arte moderna nel mondo, come: il “ Museum of Moderner art” Klagenfurt in Austria, ”San Francisco Museum of Modern Art” California, “Museum of Contemporary of Toronto”, il “ National Museum di Hong Kong e tanti altri in Italia, come per esempio “Museo Civico di Storia Naturale” e “Museo Del Mare” a Giardini Naxos di Messina , il ” Museo del Vaticano” il “Museo Comunale dell’Informazione dell’Arte Moderna”di Senigallia il “ Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari “ Luigi Michele Giordani Tolmezzo (Udine), “Museo Etnografico di Palazzo Veneziano” Malborghetto (Udine) e tanti altri.

E’ inserito su molte biblioteche nazionali e comunali in Italia, tra cui: l’Archivio Storico di Stato della Biennale di Venezia. Per anni l’artista, che da tempo ha scelto il frusinate e Roma nel Lazio come punto di riferimento, ha lavorato presso la Croce Rossa Italiana contribuendo a favore dei terremotati e laddove c’è stato emergenza di calamità naturale nel mondo; è stato nel Golfo di Aden, nello Yemen e a Tripoli e Bengasi , in Libia (Africa), nella Repubblica Democratica del Congo in Somalia ed Etiopia.

Ha scritto e pubblicato oltre 70 volumi di storia, di guerra e sull’incastellamento delle fortezze e torri di tutto il Sud Lazio, per questo ebbe il premio alla cultura dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nel 1998. Ha scritto libri d’ arte, racconti, narrativa e poesia, romanzi d’amore. È affreschista ed ha eseguito molti lavori nei palazzi di antiche nobiltà e in diverse chiese dove ha donato molte opere religiose. Molti sono stati i “Master Class” nel mondo, tanto che presso alcune accademie di Belle Arti, gli studenti hanno avuto modo di scrivere tesi sulla sua figura di artista contemporaneo. Nel suo viaggio nell’arte lungo una vita in giro per il mondo “The Italian Art In The World”.

(Il Faro online)