Ostia, invasione di barboni: regolamento sul decoro urbano inattuato

Ostia – Si moltiplicano le segnalazioni di barboni che bivaccano indisturbati sulla strada, nei giardini e persino sulle spiagge. Lo fanno senza che l’amministrazione locale si opponga, nonostante l’approvazione del nuovo regolamento di polizia urbana sul decoro cittadino.

L’ultimo episodio che ha scatenato l’indignazione dei residenti è quello denunciato stamattina. I pendolari della Roma-Lido diretti alla stazione Lido Centro, passando su via Lucio Lepidio si sono imbattuti su un materasso matrimoniale sistemato sul marciapiedi con due persone intente a dormire placidamente. Uno spettacolo da città levantina nei confronti del quale le istituzioni sembrano indifferenti.

L’episodio va ad aggiungersi alla situazione registratasi da qualche giorno a questa parte in quella che è considerata la strada dello shopping ovvero via delle Baleniere. Uno straniero bivacca giorno e notte sdraiato sul marciapiedi insultando e sputando contro i passanti.

Meno qualificante sotto il profilo turistico, oltre che sociale, è ciò che accade in lungomare Paolo Toscanelli davanti alla Mensa della Caritas, all’ex Ufficio Tecnico. Tre-quattro senza fissa dimora hanno stabilito la loro residenza nello spazio aperto dell’edificio, spogliandosi e facendo i loro bisogni davanti ai passanti. E pensare che a due passi il X Municipio ha individuato quella che sarà la “Spiaggia degli sposi” ovvero l’area per celebrare i matrimoni civili all’aperto.

E, a proposito di spiaggia, non è insolito all’ex Faber Beach e su lungomare Duca degli Abruzzi sorprendere di prima mattina sbandati che dormono sull’arenile su un telo al riparo dei pattini di salvataggio. Insomma, uno spettacolo indecoroso nonostante esista un regolamento approvato il 7 giugno scorso e pubblicizzato con grande risonanza dall’amministrazione comunale di Roma. E’ un regolamento che stabilisce regole severe contro il bivacco e contro chi, con la sua presenza, rende non fruibili aree pubbliche. Il punto, però, è sempre lo stesso: chi lo farà rispettare?