Montalto, Blasi: “La giunta Zingaretti sfrutta il suolo agricolo contravvenendo ad una norma nazionale”

11 luglio 2019 | 12:00
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Montalto, Blasi: “La giunta Zingaretti sfrutta il suolo agricolo contravvenendo ad una norma nazionale”

“Non è possibile sacrificare il suolo agricolo con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi energetico – climatici”

Montalto – “Oggi ho chiesto al consiglio regionale di esprimersi sull’installazione di impianti fotovoltaici su suolo agricolo – spiega la portavoce M5S Lazio Silvia Blasi – una questione urgente nella Tuscia, dato che sono sottoposte ad iter autorizzativo vere e proprie centrali energetiche nei comuni di Tuscania, Montalto di Castro e Tessennano con relativa occupazione di centinaia di chilometri quadrati di suolo agricolo.

Tra l’altro, questi impianti ricadono proprio nelle aree classificate dal Piano Territoriale Paesistico Regionale come “Sistema del Paesaggio agrario” ovvero Paesaggio agrario di valore”, compromettendo in questo modo, per decenni, l’assetto rurale di una vasta porzione di territorio ed alterandone profondamente il paesaggio.

Purtroppo la mozione che impegnava la Giunta ad avviare con urgenza un’apposita istruttoria, secondo quanto disposto dalle Linee Guida Nazionali di cui al Decreto Ministeriale del 10 settembre 2010, per l’individuazione delle aree non idonee alla realizzazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile ricomprendendo tra esse le aree classificate dal Ptpr come “Paesaggio agrario di valore” è stata bocciata dalla maggioranza.

Addirittura l’Assessore regionale all’agricoltura, Onorati, ha chiesto il ritiro della mozione evitando di prendere una posizione politica rispetto a quella che si prospetta una delle più importanti trasformazioni del territorio della Tuscia.

Non è possibile sacrificare il suolo agricolo, che peraltro supporta l’eco-sistema e fornisce quelli che potremmo chiamare ‘servizi’ a tutti gli operatori del territorio. Non è concepibile sfruttare il suolo, appunto agricolo, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi energetico – climatici, i quali però sottendono grandi speculazioni energetiche a cui gli agricoltori, da soli, non possono fare argine.

La regione deve prendersi il ruolo di governo del territorio gestendo l’attuale diffusione delle energie rinnovabile ed indirizzando la loro localizzazione su terreni degradati, per esempio, Sin, discariche o ancora sui tetti di capannoni ed aree industriali. Le rinnovabili sono una grande chance per un presente ecosostenibile ma non a discapito dell’agricoltura”.