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Comitato spontaneo: vincoli idrogeologici, non convince la deperimetrazione ‘catastale’

24 luglio 2019 | 11:20
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Comitato spontaneo: vincoli idrogeologici, non convince la deperimetrazione ‘catastale’

Il Comitato non si fermerà alle sole segnalazioni tramite stampa, ma sta proseguendo con tutte le azioni legali e amministrative concesse

Fiumicino – Il caldo non ferma i lavori del Comitato spontaneo Isola Sacra, da sempre attivo sulla questione dei vincoli idrogeologici insistenti sul territorio.

Nell’ultima riunione del 19 luglio, alla quale hanno partecipato sia l’avvocato Laurenzano sia diversi tecnici, si è cercato di fare il punto della situazione generale.

Studio idraulico e deperimetrazione

Sotto i riflettori, in primis, la delibera con lo studio idraulico commissionato dal Comune. Secondo gli ingegneri idraulici che collaborano con il Comitato, la deperimetrazione così come proposta da via Portuense non potrà essere presa in considerazione dall’Autorità di Bacino.

“La differenziazioni tra i vali livelli di rischio, infatti, – spiega una nota del Comitato – sembra essere troppo netta, quasi fosse “a lotti”, e non con una gradualità naturale; dà l’idea di una deperimetrazione “catastale”, il che – come già detto in un precedente articolo (leggi qui) – non fa che mettere ancor di più gli uni contro gli altri i cittadini di Fiumicino.

Il caso-Focene e le zone bianche

Sempre riguardo alle deperimetrazioni, si è parlato del caso-Focene. Il Consorzio di Bonifica, nonostante abbia in mano i documenti in cui si definiscono con certezza le zone bianche, ossia quelle senza vincoli, ha ugualmente chiesto lunghi e costosi studi idraulici per dare l’autorizzazione ad aprire i cantieri.

Viene da chiedersi – afferma il Comitato – per quale motivo le carte ufficiali non bastano… Delle due l’una: o non si fidano delle carte ufficiali, o è un modo per mettere i bastoni tra le ruote a chi vuole costruire.

Il caso-idrovore

Capitolo a parte per le nuove idrovore. Situazione paradossale: i soldi dicono che ci sono, il progetto c’è, l’emergenza anche… ma nessuno si muove. Né in Comune, né tutti coloro che siedono ai piani alti dello Stato, dalla Regione al Parlamento. Abbiamo diversi referenti istituzionali di diversi schieramenti politici, eppure tutto tace…

Il Comitato – spiegano – non si fermerà alle sole segnalazioni tramite stampa, ma sta proseguendo con tutte le azioni legali e amministrative concesse, fino ad arrivare all’obiettivo finale. Prioritariamente acquisendo tutti gli atti relativi ai passaggi sopra esposti, al fine da determinare le responsabilità singole e procedere di conseguenza, qualora se ne ravvisasse la necessità”.

(Il Faro on line)