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Marina di Cerveteri: la stazione ferroviaria diventa “hub” per la mobilità integrata

27 luglio 2019 | 09:00
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Marina di Cerveteri: la stazione ferroviaria diventa “hub” per la mobilità integrata

Alessandri: “Oggi inauguriamo uno spazio che dimostra come le stazioni devono essere inclusivi e accessibili”.

Cerveteri – Inaugurata la nuova stazione di Marina di Cerveteri con il taglio del nastro da parte dell’assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Mauro Alessandri, del direttore Produzione Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo FS Italiane, Valerio Giovine, del Direttore Territoriale Produzione Lazio RFI Vito Episcopo e del sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci.

Per anni ho seguito le battaglie dei pendolari, anche perche’ faccio parte di questa categoria – ha dichiarato il primo cittadino del comune laziale- Questa stazione, oltre a essere funzionale e’ una stazione bella, che ben si sposa con una citta’ che e’ sito Unesco. Abbiamo voluto un punto di informazione turistica ‘dentro’ la stazione, e per questo dico grazie alla disponibilita’ della Regione Lazio e di Rfi.

Il mio sogno e’ che qui ci sia vita e movimento, vorremmo che questo diventi uno spazio dove passare tutti i giorni“.

Il progetto di Rfi

Il rinnovo fa parte del progetto di Rete Ferroviaria Italiana per la riqualificazione di 620 stazioni in tutta Italia, che ogni giorno accolgono circa il 90% dei viaggiatori che utilizzano il treno. L’obiettivo e’ quello di trasformare le stazioni in veri e propri hub intermodali dotati di nuovi servizi dedicati al viaggio, e non solo, a favore di un sistema di mobilita’ integrata.

“Giornata importante- ha esordito Alessandri- Oggi inauguriamo uno spazio che dimostra come le stazioni devono essere inclusivi e accessibili, e attraverso la bellezza architettonica devono essere presidi del ruolo dello Stato. C’e’ stata una splendida collaborazione con Rfi e con i territori.

Il nostro obiettivo e’ sviluppare sempre piu’ la cura del ferro e l’idea che questi luoghi possano essere luoghi di incontro dove le associazioni di promozione sociale possano trovare una sede, stipulando sottoscrizioni. La sicurezza passa attraverso la frequentazione dei luoghi. Il nostro impegno e’ quello di continuare a potenziare i servizi in tutta la Regione”.

Nel Lazio, il progetto prevede il rinnovamento di 86 stazioni, delle 165 totali, a cui si sommeranno interventi in altri scali ferroviari per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per favorire l’accessibilita’ delle persone a ridotta mobilita’ in tutte le stazioni del territorio regionale. “Nel Lazio- ha evidenziato Episcopo- puntualita’ del servizio del 93.4, un risultato molto alto raggiunto con interventi di manutenzione notturna, ma soprattutto grazie alla collaborazione con la Regione Lazio e con il Comune”.

La nuova stazione di Marina di Cerveteri

L’investimento complessivo per il restyling della stazione di Marina di Cerveteri e’ di 6,5 milioni di euro. Per i prossimi cantieri negli scali laziali sono stati gia’ stanziati 35 milioni di euro, da RFI e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Sono stazioni fruibili – ha ricordato Giovine- aperte a tutti soprattutto per coloro che hanno difficolta’, marciapiedi standard, pensiline per ripararsi dal sole e dalla pioggia, sottopasso e ascensori. Stiamo spendendo molti soldi pubblici, con risultati che speriamo siano graditi a tutti. 48 mln per le 7 stazioni gia’ rinnovate: anche Tarquinia, Cesano, La Storta, Valle Aurelia, Gemelli, Ferentino”.

La stazione e’ stata completamente rinnovata, con la realizzazione del nuovo atrio e della sala d’attesa per i viaggiatori, di due pensiline metalliche e dei servizi igienici. Inoltre, grazie alla ripavimentazione dei due marciapiedi e dell’atrio di stazione, sono stati realizzati percorsi per ipovedenti in tutte le aree aperte al pubblico secondo gli standard del Sistema Loges-Vet-Evolution (LVE).

Completano l’opera il restyling del sottopasso e l’installazione della nuova illuminazione a led e di due nuovi ascensori. A partire da settembre, RFI e Regione Lazio stipuleranno dei protocolli per favorire il miglioramento delle condizioni di decoro delle ‘stazioni impresenziate’, in cui l’introduzione di tecnologie innovative ha permesso di razionalizzare la presenza di personale ferroviario, liberando gli spazi dei fabbricati viaggiatori non piu’ funzionai all’esercizio ferroviario.

Nell’ambito di tali accordi, potranno essere avviati progetti ad uso sociale e culturale nei locali delle stazioni sfruttando il comodato d’uso gratuito degli spazi. In cambio, le associazioni e gli enti no profit che si aggiudicheranno l’utilizzo degli spazi, garantiranno la pulizia e il decoro dei locali, nonche’ l’apertura e chiusura al pubblico dei bagni interni alla stazione