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Cani e anziani abbandonati in estate, arriva la campagna di sensibilizzazione

28 luglio 2019 | 07:00
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Cani e anziani abbandonati in estate, arriva la campagna di sensibilizzazione

Quest’anno Ca’ Zampa vuole sensibilizzare tutti con una campagna antiabbandono, che svela un raccordo tra gli amici a quattro zampe e le persone anziane

Con l’estate ritorna l’emergenza abbandono degli animali domestici, ma anche quella legata agli anziani lasciati soli in città.

Quest’anno Ca’ Zampa vuole sensibilizzare tutti con una campagna antiabbandono diversa dalle altre, che svela un raccordo tra gli amici a quattro zampe e le persone anziane, spesso trascurate in questo particolare momento dell’anno.

Una campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono degli animali, uscendo però dai classici schemi e ribaltando il punto di vista, anzi raddoppiandolo. Ca’ Zampa, il primo Centro innovativo dedicato alla cura e al benessere degli animali da compagnia, lancia a luglio “Non ci abbandonare”, una campagna che non utilizza i soliti toni accusatori ma è un messaggio d’amore che valorizza attraverso un video emozionale il potere affettivo di un animale, mettendolo in relazione con tutti quegli anziani che in estate rimangono soli in città.

“I cani sono i migliori amici dell’uomo, ma troppo spesso le persone non sono capaci di ripagare il loro amore e la loro fiducia – afferma Giovanna Salza, Presidente di Ca’ Zampa – Abbandonare un animale in strada, oltre ad essere un atto ignobile ed un reato penale, mette a repentaglio la vita di chi viaggia o della comunità dove il cane viene lasciato. L’estate è anche il periodo dell’anno in cui molte persone anziane rimangono sole in città senza nessuno su cui contare.

Anziani che spesso possono contare in estate solo sulla compagnia del loro animale d’affezione. Di loro Ca’ Zampa si occupa da vicino mettendo a disposizione un servizio gratuito di traporto da e per la clinica e sviluppando progetti specifici per loro in particolare nel periodo estivo. Per questo abbiamo voluto realizzare una campagna che possa dar voce a due componenti deboli della nostra società, guardando la problematica dell’abbandono attraverso gli occhi di un cane e di un anziano.”

L’abbandono dei cani è un problema sociale di forte attualità:

secondo gli ultimi dati LAV (Lega Anti Vivisezione) relativi al 2018, si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, con punte che si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza di un quattro zampe. Oltre ad essere un atto deplorevole, abbandonare un animale è un reato punito per legge: come recita l’art. 727 del codice penale“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

In estate molti anziani, anche se autosufficienti, rimangono soli in città patendo la solitudine e dovendo affrontare piccoli e grandi inconvenienti senza nessun aiuto da parte dei familiari partiti per le vacanze. In Italia sono 13,7 milioni gli over 65 (il 22,8% del totale della popolazione), e secondo l’ “Osservatorio Anziani e qualità della vita” in estate le richieste d’aiuto da parte di over 65 aumentano del 30% al Nord e del 10% al Sud.

Il video della campagna “Non ci abbandonare”

vede protagonisti un cane e un anziano. Quest’ultimo è seduto solitario sulla panchina di un parco in una giornata afosa, quando alza lo sguardo e si accorge dell’arrivo di un cane. Anche il cane è solo e spaventato. Ma dopo un primo tentennamento del cane, che si scoprirà essere stato abbandonato, i due trovano complicità alleviando dolore e solitudine.

Il video è un inno all’amore che un cane riesce a dare e alla sua fedeltà incondizionata. D’altro canto mette in luce un’altra forma di abbandono, quella vissuta dai “nonni d’Italia” specialmente in estate, ecco perché il titolo “Non ci abbandonare”.

Il finale è un atto di speranza e consapevolezza che evidenzia il legame uomo-animale e come l’uno sia importante per l’altro allo stesso identico modo.

(Il Faro online)