Ponza, il Sindaco rivuole indietro Zannone, il Circolo Legambiente di Sabaudia: “Polemica stucchevole”

30 luglio 2019 | 15:30
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Ponza, il Sindaco rivuole indietro Zannone, il Circolo Legambiente di Sabaudia: “Polemica stucchevole”

Legambiente Sabaudia critica la proposta del Sindaco di Ponza e rilancia: ampliare il territorio del Parco, non solo Zannone, ma anche Palmarola.

Ponza – È di questi giorni la “novità”: il Sindaco di Ponza, Francesco Ferraiuolo ha tolto la polvere ha una delibera firmata dalla passata amministrazione isolana – con a capo l’allora sindaco Piero Vigorelli – e torna, così, a parlare delle possibilità di togliere al Parco Nazionale del Circeo la concessione sull’isola di Zannone.

Non solo la revoca, però. Pare, infatti, che il Sindaco stia predisponendo anche  la richiesta di risarcimento danni indirizzata all’Ente Parco, che, da una parte, non avrebbe mai pagato l’affitto – come stabilito dalla convenzione –  ma avrebbe aggiunto risorse economiche per manutenzione e valorizzazione del patrimonio isolano.

Legambiente Sabaudia: “Torna in auge la stucchevole polemica su Zannone”

Sul caso Ponza- Zannone- Parco del Circeo, non ci sta, intanto, il Circolo Legambiente di Sabaudia che definisce “stucchevole” la polemica su Zannone e critica aspramente l’operato dell’amministrazione Ferraiuolo in merito alla questione.

“Ci risiamo. Periodicamente  torna in auge l’ormai stucchevole polemica sull’Isola di Zannone, prima isola ad essere stata storicamente inserita nei confini di un Parco Nazionale italiano, un unicum dal punto di vista naturalistico, rappresentando affioramenti geologici delle più antiche rocce di superficie presenti in Italia, sito di straordinaria importanza dal punto di vista avifaunistico quale area di riposo di molte specie di uccelli durante i transiti migratori, scrigno di importanti associazioni vegetazionali della macchia mediterranea, ma che, puntualmente, e ad intervalli periodici, le varie amministrazioni comunali di Ponza che si succedono al potere vorrebbero estromettere dai confini dell’area protetta.

L’ultima proposta, di questi giorni – sottolineano, infatti, i membri del Circolo Legambiente Larus di Sabaudia -, perviene alla nostra attenzione da parte della giunta Ferraiuolo che, riesumando una polverosa quanto inutile delibera del consiglio comunale della precedente amministrazione, vorrebbe tentare di revocare la concessione di Zannone al Parco, addirittura arrivando a chiedere un risarcimento danni all’Ente di gestione per non si sa bene quali responsabilità.

Giova ricordare come, all’epoca, la strumentale polemica fu montata su un caso di abbandono di rifiuti lasciati sull’isola e mai rimossi, dimenticando, o volutamente ignorando, che gli Enti Parco non hanno alcuna competenza in materia di smaltimento dei rifiuti, che, di contro, risulta essere invece di pertinenza esclusiva delle amministrazioni comunali.

In quell’occasione – prosegue la nota – registrammo anche l’atto di disponibilità del Parco nel collaborare in ogni caso alla vicenda, ribadiamo, non di sua stretta competenza, dichiarando la messa a disposizione di imbarcazioni, strumentazione e personale per aiutare l’allora amministrazione comunale alla raccolta del materiale, dietro ovviamente formale richiesta.

Secondo il direttivo del Circolo Larus, Legambiente di Sabaudia, non solo la delibera appare essere al di fuori di ogni logica, ma, al contrario, occorre andare in una direzione diemetralmente opposta, che è quella di chiedere, invece, un aumento degli strumenti di tutela e di valorizzazione delle emergenze naturalistiche e ambientali custodite in questa importante area protetta che non deve nella maniera più assoluta privarsi di questa importantissima isola.

Legambiente propone, quindi, di rilanciare l’idea che già in altre sedi ha manifestato, di ampliare il territorio del Parco Nazionale del Circeo ad un’altra perla fra le isole del Tirreno: Palmarola. Con la possibilità di creare anche una vera e propria Area Marina Protetta in grado di giungere a tutelare anche gli importanti posidonieti che si estendono lungo i fondali della parte costiera dell’attuale Parco.

Se questo è considerato un obiettivo minimale, c’è poi la possibilità aggiuntiva di ulteriori allargamenti ad altri territori vicinali, quali ad esempio l’area litorale di Torre Astura e del Bosco di Foglino, un lembo di foresta planiziaria, dunque, altamente assimilabile alla foresta demaniale del Circeo”.

Infine, secondo Stefano Raimondi, presidente di Circolo Larus di Sabaudia, “amministratori e rappresentanti delle istituzioni, che hanno ben precise responsabilità, dovrebbero per primi esprimere orgoglio per il fatto di rappresentare territori che hanno il privilegio di essere inclusi in aree protette di tale pregio e, contemporaneamente, mettendo da parte polemiche e attacchi pretestuosi, lavorare invece in sinergia per garantire uno sviluppo sostenibile e duraturo di un territorio che – conclude la nota -merita sicuramente molta più attenzione e accortezza nelle scelte strategiche che riguardano il suo futuro e quello delle comunità locali che lo abitano.”

(Il Faro on line)