I provvedimenti

Scuola, precariato: il Decreto Istruzione arriva in Consiglio dei Ministri

3 agosto 2019 | 15:00
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Scuola, precariato: il Decreto Istruzione arriva in Consiglio dei Ministri

I provvedimenti da approvare sono svariati ed in queste ore si stanno definendo gli ultimi particolari

Scuola – Nel testo si prevede l’inclusione del percorso abilitante speciale, rivolto a chi ha svolto tre anni di supplenze in qualunque istituto, e alla procedura per la secondaria, riservata a docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto nella statale, di cui uno nella classe di concorso per cui si chiede di partecipare.

Ci dovrebbe essere il via libera al concorso straordinario bis per diplomati magistrale e laureati Scienze della formazione primaria e la proroga per far completare l’anno scolastico con contratto fino al 30 giugno 2020 ai diplomati magistrale a cui dovesse arrivare la sentenza di merito negativa.

Spazio poi alla proroga delle graduatorie del concorso a cattedra 2016, oltre che alla proposta di mobilità nazionale volontaria per i docenti, anche idonei, ancora nelle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018 e allo slittamento di un anno nell’applicazione delle aliquote previste per le graduatorie del concorso abilitati 2018. In forse, infine, la norma che cancellerebbe la prova Invalsi sia per la terza classe della secondaria di I grado che per la quinta della secondaria di II grado.

Ci sono anche i nuovi Pas, il concorso straordinario da 24 mila posti a cui potranno partecipare i docenti precari della secondaria e quello bis per la primaria, più molte altre disposizioni sulla scuola, tra i provvedimenti contenuti nel decreto Istruzione in arrivo al Consiglio dei ministri: lo confermano fonti giornalistiche venute in possesso dell’ultima bozza del testo.

I provvedimenti da approvare, che secondo Orizzonte Scuola potrebbero avere il via libera del CdM già il prossimo 9 agosto, sono svariati ed in queste ore si stanno definendo gli ultimi particolari.

“Seguendo le nostre indicazioni – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – si sarebbe data anche una risposta convincente alla Commissione dell’Unione Europea, che alcuni giorni fa ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia. Invece si è preferito fare finta di nulla e continuare con le vecchie logiche, senza rendersi conto che in questo modo si sta andando dritti verso l’avvio di una procedura d’infrazione”.

Tutte le disposizioni in arrivo con il Decreto Istruzione

I Pas

L’avvio del Percorso abilitante speciale sarà organizzato dalle Università entro il 2019, anche in più cicli, con gli atenei che potranno scaglionare i partecipanti in più anni. Come titolo di accesso, serviranno tre anni di servizio negli ultimi otto (dal 2011/12 al 2018/19) nella scuola statale, paritaria, e nei centri di formazione professionale relativamente ai corsi per l’obbligo scolastico.

I dottori di ricerca accederanno invece in virtù del titolo, senza servizio (i tre anni del dottorato sarebbero equiparati a servizio). Vi sarà un ordine di accesso: prima coloro che non hanno alcuna abilitazione e coloro che – per malattia o maternità – hanno interrotto precedenti percorsi di abilitazione. I posti saranno stabiliti con decreto del Miur, per ogni regione e per ogni ateneo.

Tutti coloro che hanno i requisiti e richiederanno di partecipare avranno dunque la possibilità di conseguire l’abilitazione, previo superamento delle prove in itinere e finale. Si potrà partecipare per una sola regione e per una sola classe di concorso (che non sia ad esaurimento). Anche i docenti di ruolo potranno accedere. Secondo l’attuale formulazione del testo dovrebbero avere servizio solo nella secondaria, ma su proposta del senatore Mario Pittoni si potrebbe estendere anche al servizio svolto nella scuola di infanzia e primaria.

Concorso straordinario secondaria

Il concorso straordinario secondaria I e II grado sarà riservato esclusivamente a docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto nella scuola statale, di cui uno nella classe di concorso per cui si chiede di partecipare. Non è prevista alcuna prova preselettiva, avrà una prova scritta computer based selettiva e una prova orale non selettiva. Sarà dato ampio spazio alla valutazione del servizio. Anche il concorso straordinario sarà bandito entro il 2019 e potranno accedervi, se si hanno i requisiti, anche i docenti di ruolo. Si potrà partecipare ad una classe di concorso o alla procedura su sostegno (se si hanno un anno di servizio specifico su sostegno e relativa specializzazione).

Concorso straordinario bis primo ciclo

Per quanto riguarda il concorso straordinario bis per diplomati magistrale e laureati Scienze della formazione primaria, si tratta di una procedura straordinaria con prova orale non selettiva per docenti diplomati magistrale entro l’anno scolastico 2001/02 e laureati in Scienze della formazione primaria con un anno di servizio nella scuola statale, paritaria o nelle sezioni primavera. I concorsi ordinari naturalmente non rientreranno in questo decreto perché hanno già una normativa che li garantisce.

Diplomati magistrale: Proroga supplenza in corso d’anno

Potrebbero esserci novità, sempre nel decreto istruzione prossimo all’esame del CdM, pure per i diplomati magistrale, riproponendo in parte lo scenario già visto nel precedente anno scolastico. Per molti di loro, infatti, nel corso dell’anno scolastico potrebbe arrivare la sentenza di merito: qualora questa sia negativa, la norma che si vuole inserire nel decreto permetterebbe di completare l’anno scolastico con contratto fino al 30 giugno 2020, per salvaguardare la continuità didattica. Il termine “proroga” va intesa in questo senso, proroga di un contratto ricevuto nell’a.s. 2019/20 e che poi viene revocato in seguito alla sentenza.

Proroga graduatorie concorso a cattedra 2016

Nel decreto ci dovrebbe essere anche la proroga delle graduatorie del concorso a cattedra 2016 (sia Infanzia-Primaria che secondaria I e II grado). In qualche caso infatti le graduatorie sono ancora piene di vincitori (ai quali è assicurata l’assunzione) e di idonei, cioè di docenti che hanno superato tutte le prove ma non si sono collocati all’interno del numero dei posti a bando.

Vincitori e idonei nei concorsi in altre regioni

Potrebbe rientrare nel decreto anche la proposta di mobilità nazionale volontaria per i docenti, anche idonei, ancora nelle graduatorie dei concorsi 2016 e 2018. L’amministrazione ha effettuato una verifica tecnica secondo la quale tale misura oltre che fattibile risulta anche concretamente utile per accelerare lo svuotamento delle graduatorie e coprire posti che resterebbero comunque vacanti per assenza di aspiranti.

Aliquote concorso 2018 e prove invalsi

Si propone uno slittamento di un anno nell’applicazione delle aliquote previste per le graduatorie del concorso abilitati 2018, allo scopo di evitare l’insorgere di tensioni e di contenzioso. Infine, anche se il Corriere della Sera sostiene che per il momento sia stata esclusa, il decreto potrebbe contenere una norma che cancellerebbe la prova Invalsi sia per la terza classe della secondaria di I grado che per la quinta della secondaria di II grado: verrebbe svolta nel corso dell’anno scolastico, ma la partecipazione non sarebbe condizione per l’ammissione.