Delocalizzare o non delocalizzare la scuola media “Pollione”? A Formia è questo il dilemma

6 agosto 2019 | 14:01
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Delocalizzare o non delocalizzare la scuola media “Pollione”? A Formia è questo il dilemma

Durante la Commissione Lavori Pubblici, il gruppo della maggioranza civica “Ripartiamo con voi” si è detto contrario alla delocalizzazione della scuola a Maranola. Intanto, sul tema, continuano gli scontri politici.

Formia – Delocalizzare o non delocalizzare la scuola media “Pollione”? A Formia, con giusta ragione, in questi giorni non si parla d’altro.

Ma, dopo tanto discutere di un possibili dislocamento a via Rotabile, su a Maranola – l’attuale sede è a Mola, nel cuore della città -, ieri mattina, in Commissione Lavori Pubblici – riunitasi proprio per discutere del tema – “Ripartiamo con voi”, uno dei gruppi della maggioranza civica formiana, ha affermato la propria contrarietà alla delocalizzazione in “un’area non idonea in termini di servizi e viabilità, come quella di via Rotabile.”

E, ancora: “non sarebbe opportuno privare le famiglie e i bambini di un’istituto scolastico storico e autorevole nel centro urbano della città, non potendo considerare via Rotabile un’alternativa idonea.” Precisando, poi, però, che l’amministrazione comunale non ha preso decisioni in tal senso, al contrario, ha solo comunicato ai cittadini la presenza di un terreno comunale che sarebbe, solo in ipotesi, in grado di ospitare il nuovo edificio. Da amministratori, tuttavia, corre l’obbligo di indirizzare questo intervento in termini di riqualificazione questo intervento in termini di riqualificazione urbana non solo del quartiere Mola di tutta la città, attesa l’ubicazione strategica di questo sito che comunque va preservata.”

La lega: “Contrari a qualsiasi spostamento in altra zona”

Delocalizzare o non delocalizzare, quindi? L’opzione resta aperta, ma, pare che, per il momento, la ventilata possibilità di un trasferimento a via Rotabile sia stata messa da parte dalla maggioranza.

Intanto, sempre durante la Commissione Lavori Pubblici, il capogruppo della Lega, Antonio Di Rocco, dopo aver depositato le oltre 1200 firme di genitori, docenti e personale ata per dire no al trasferimento, ha affermato: “La nostra posizione è chiara: contrari a qualsiasi spostamento in altra zona. La dichiarazione dell’assessore ai lavori pubblici, che ringraziamo per aver capito l’errore che stava per fare l’amministrazione, che dichiara che al 98% la scuola resterà nel quartiere ci tranquillizza, ma terremo alta l’attenzione per evitare la perdita del finanziamento o ulteriore strane prese di posizione.”

Per poi precisare a sua volta: “Il finanziamento è stato ottenuto per ricostruire in loco e tale deve restare come di fatto gli uffici stanno facendo. Il rup del finanziamento, l’architetto Caramanica, ha dichiarato di aver proceduto a dare incarichi per relazione geologica come prevede l’avvento finanziamento di abbattimento e ricostruzione in loco. Ringraziamo tutti quelli che si sono adoperati per evitare tale scelta scellerata di delocalizzazione da parte dell’amministrazione con la scusa di finti processi partecipativi. La non delocalizzazione è la vittoria di un’intera città.”

Formia ConTe: “Demolire e ricostruire in loco”

“Ieri, partecipando ai lavori della commissione – ha, invece, affermato Roberta D’Angelis, responsabile Dipartimento scuola di “Formia ConTe”– , abbiamo appreso con stupore che nessuno della maggioranza e né, tanto meno, il Sindaco avrebbe mai parlato di delocalizzazione.
Un consigliere di minoranza che, nella precedente consiliatura si è occupato a partire dal 2013 del finanziamento de quo facendo parte della maggioranza, menzionando la delibera della Giunta Regionale di concessione dello stesso, ha confermato chiaramente che la predetta delibera statuiva eventuale demolizione e ricostruzione in loco.
La possibilità, quindi, che tale finanziamento possa essere dirottato per ricostruire accanto alla De Amicis, deve essere oggetto di apposita negoziazione dell’attuale amministrazione con gli uffici preposti della Regione Lazio.
Apprezziamo la circostanza  che i partecipanti ai  lavori della commissione abbiano “trascurato” e quasi “dimenticato” il termine delocalizzazione. Se questo manifesta la volontà di demolire e ricostruire in loco -conclude la nota – comunichiamo la nostra soddisfazione.”

La vicepresidente della Commissione scuola: “La Pollione non è un trofeo da alzare”

Eppure, dalla Commissione Lavori Pubblici, non tutti sono usciti “contenti”, non tanto per il risultato, ma per la lotta al consenso politico che, secondo la consigliera di maggioranza, nonché vicepresidente della Commissione scuola Emanuela Sansivero si starebbe consumando a discapito del bene dei ragazzi e delle famiglie, che, in una nota, scrive: “Strumentalizzare tutto e tutti, perfino il bene dei ragazzi, la scuola, le famiglie, la tranquillità.
Come consigliere di maggioranza, come componente e vicepresidente della commissione Scuola e anche come insegnante mi sento toccata fortemente da questo gioco al massacro

Allo stato attuale si stanno ancora aspettando pareri idrogeologici dalla Regione, dopo di che si provvederà alla scelta definitiva, nei tempi giusti. Vero è che i tempi stringono e la ricostruzione in loco resta comunque il caposaldo, non possiamo certo perdere un’opportunità così importante come quella del finanziamento.

Nel frattempo, però, c’è chi approfitta di questi tempi tecnici morti per racimolare consensi, farne spot politici, autoproclamarsi paladini di una battaglia inesistente. Quella della difesa ad oltranza della ricostruzione in loco. Si raccolgono firme, si terrorizzano famiglie, si fa leva sulle abitudini, sulle paure, ci si veste di panni che, ora, non servono, non sono utili.

Cari colleghi consiglieri della Lega, posate gli  elmetti, riponete le bic sul taccuino perché non c’è nessuna battaglia, nessun nemico e nessun trofeo da alzare. Gli unici vincitori saranno gli studenti che a breve avranno la scuola nel luogo che favorisce maggiormente il mondo scolastico e non le fazioni politiche. Vi chiedo – conclude la nota – un passo indietro, noi dobbiamo farci da parte, perché vengono sempre prima loro, gli studenti!”

(Il Faro on line)