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Cronaca Locale
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Ostia, beffa sui murales del mercato Appagliatore

6 agosto 2019 | 12:32
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Cancellate le opere di street art realizzate quattro anni fa sulle pareti del mercato Appagliatore. Un caso che si aggiunge alle polemiche dei giorni scorsi

Ostia – Sui murales dipinti sulle pareti del mercato Appagliatore ci avevano lavorato fior di artisti internazionali come il peruviano Carlos Atoche ed il romano Nicola Alessandrini. Ora resta una parete di mattoni rossi: cancellato ogni dipinto per 200 metri della parete di nord del plateatico comunale.

Un errore, uno spiacevolissimo errore“: allarga le braccia la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, guardando le foto di quel che resta delle opere realizzate nel 2015 da un team di street artist di livello internazionale. “E’ successo che la ditta incaricata della manutenzione del mercato – prosegue Di Pillo – aveva tra i compiti anche quelli di cancellare con l’idropulitore le scritte dalle pareti della struttura. Quando ce ne siamo accorti era già troppo tardi“. Certo, bisognerebbe indagare su chi doveva sovrintendere alla buona esecuzione del lavoro (qui il dettaglio dell’appalto) e non lo ha fatto.

Praticamente si sono salvate solo le opere realizzate sulla parete di via Nostra Signora di Bonaria, davanti alla chiesa. Sull’altra parete resta un pezzo della donna distesa, quasi all’angolo di via delle Ebridi con via della Martinica.

Le realizzazioni facevano parte del festival Yuth Market tenutosi il 22 e 23 maggio 2015 a cura di un gruppo di volontari. Vi aderirono gli street artist Guerrilla SPAM, Mr. THOMS, Solo, Bol23, Diamond, ADR, Nicola Alessandrini, Andy Green Art, Geometric bang e Carlos Atoche che dipinsero le loro opere in quattro giorni di tempo e in piena libertà espressiva.

L'omaggio a Hugo Pratt da parte di Solo: l'opera è stata cancellata

L’omaggio a Hugo Pratt da parte di Solo: l’opera è stata cancellata

La vicenda si inserisce nelle polemiche esplose recentemente riguardo al murales realizzato sulla parete d’ingresso della stazione Lido Nord. Annunciato alle istituzioni come un tributo alla lotta contro le mafie, è cambiato in corso d’opera e fatto modificare dal X Municipio che aveva attribuito il suo patrocinio. Salvo poi decidere, da parte della presidente Di Pillo, di finanziare con fondi pubblici un nuovo murales senza “censura”, contro il parere delle opposizioni.

Sulla vicenda interviene Andrea Bozzi, capogruppo delle liste civiche “Ora” e “SognoComune“. “Evidentemente – dichiara Bozzi – questa amministrazione ha un problema inconscio con i murales, una sorta di muralesfobia. Oppure, battute a parte, spesso la mano destra non sa cosa fa la sinistra. Ora la Presidente Di Pillo distratta si impegni a far rifare nello stesso muro la street art, se possibile anche più bella di quella che c’era, che rappresenta un segno distintivo e positivo di tutto un quartiere, ben oltre il mercato“.

Indignazione anche da parte di Monica Picca, capogruppo della Lega in X Municipio. “Oltre al danno, anche la beffa – osserva Picca – Possiamo solo provare rabbia nel constatare che la Presidente Di Pillo “allarga le braccia” per quanto accaduto al mercato dell’Appagliatore, dove una ditta incaricata ha cancellato dei murales donati a tutta la comunità lidense da artisti di caratura internazionale. È vergognoso il modo in cui è stata banalizzata una grave mancanza di competenza definendo l’accaduto un semplice errore. Questo non solo non è il modo di amministrare ma non è neanche il modo per dare ai propri cittadini il minimo del rispetto che meritano. Chiediamo a quella che, con lungimiranza, definimmo una sagoma di cartone di dimettersi e lasciare finalmente a qualcuno che abbia a cuore il futuro di questo territorio il compito di occuparsene”